Multiutility, gassificatore, raddoppio e keu, il M5S: "Opere accomunate dal silenzio e dalla mancanza di spiegazioni"

Il M5S Empolese Valdelsa risponde in merito alle ultime dichiarazioni della sindaca Brenda Barnini e del Governatore Giani su Gassificatore e Multiutility

Premesso che la sensazione, soprattutto riguardo all’intervista rilasciata da Giani, sia quella di un intervento a domande pilotate a cui si risponde piuttosto in maniera disinformata e superficiale definendo il Gassificatore “ moderno e innovativo “ .
Visto che si tratta di una tecnologia già vecchia di 30 anni, in alcuni siti già smantellata perché non sicura, seguita da danni economici ed ecologici.
La sensazione reale è quella di un progetto calato dall’ alto che vogliono assolutamente realizzare, spacciandolo per “lungimirante” senza che esista attualmente un piano regionale sui rifiuti, quindi al buio di dati reali e di programmazione.

Preoccupano inoltre i toni e l’ingerenza di Giani che risponde ad una “politica del fare” di memoria renziana: “non importa come, basta fare!”
Non importa se la cittadinanza abbia cercato un confronto serio sui temi, portando dati ed informazioni certe e cercando uno scambio con le istituzioni.

Riteniamo che a questo proposito la posizione della Sindaca Barnini ed il suo passo “indietro”, come qualcuno ha scritto, siano frutto di strategia e di un passaggio di mano all’ uomo-forte Giani, in modo tale da mettere a tacere gli animi che si facevano caldi dopo la grande manifestazione Empolese.

La Lotta contro il Gassificatore, quindi, non è finita come dice la Sindaca, ma solo rimandata.

Sentire l’intervista della sindaca Barnini a Controradio lascia sinceramente basiti.
Gli argomenti affrontati sono stati la Multiutility, il Gassificatore, il Raddoppio ferroviario ed il Keu.

1) MULTIUTILITY
Come si sa la sindaca ha appoggiato il progetto che prevede l’accorpamento per la gestione dei servizi pubblici locali quali acqua, rifiuti, gas ed energia, promosso dai Comuni di Firenze, Prato ed Empoli.
Si tratta d’unire le società esistenti Publiaqua Consiag, Alia e Publiservizi in una Spa che sarà poi quotata in borsa.
Come faranno i cittadini ad informarsi e far sentire la propria voce avendo davanti un amministratore delegato che non farà certo i loro interessi? Oltretutto senza nessuna garanzia di investimenti seri sui territori?

I cittadini stanno già portando avanti una battaglia per informare la cittadinanza di quanto sta succedendo (informazione che dovrebbe essere data per legge dagli organi costituiti ) cercando comunque un dialogo con le Amministrazioni che si sono rivelate sempre meno informate della cittadinanza attiva.
Il progetto Multiutility si sta mostrando comunque più accidentato di quanto previsto perché il fronte delle Amministrazioni comunali non è (per fortuna diciamo noi) affatto compatto: alcuni comuni dell’area fiorentina e del Chianti hanno rifiutato la proposta Multiutility e, seppur con motivazioni diverse, non hanno aderito al progetto.
Il fronte sindacale si è spaccato e la CGIL è totalmente contraria alla partecipazione del progetto.
Nell’Empolese Valdelsa, tutti i comuni a larga maggioranza PD (una volta renziani) hanno espresso tutti volontà favorevole al progetto e viene da pensare che la decisione di aderire avvenga senza ricercare volutamente la partecipazione e l’informazione ai cittadini.

Questo progetto è strettamente legato alla realizzazione del Gassificatore che rappresenterebbe la chiusura del cerchio per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti.

2) GASSIFICATORE
Ad Empoli, la grande mobilitazione popolare ha sonoramente bocciato il progetto del gassificatore/inceneritore perché risultato palesemente in contrasto con i principi dell’economia circolare e per l’inaffidabilità tecnologica nonché per i rischi ambientali ampiamente documentati dai responsabili del comitato Trasparenza per Empoli.
Proprio in considerazione di quanto avvenuto e quanto sta avvenendo, il M5S Empolese Valdelsa giudica assolutamente poco corretta la risposta data dalla Sindaca Barnini a Controradio: le parole della sindaca svaniscono alla prova dei fatti.
Il problema del gassificatore è strettamente connesso alla Multiutility: la nascente Spa (o Holding) per essere quotata in borsa necessita di strumenti innovativi capaci di competere con la concorrenza che soprattutto nel campo della gestione dei rifiuti è davvero forte.
È evidente che una società che nasce con uno strumento capace di utilizzare migliaia di tonnellate di rifiuti sia già in pole position rispetto ad altre e avrà sicuramente rendite azionarie alte, poco importa se tale gassificatore sia un progetto già tentato molti anni fa, e fallito in ogni circostanza in cui è stato usato perché dichiarato pericoloso per la salute.
La considerazione della sindaca, da cui traspariva un malcelato fastidio per la reazione, secondo lei impaurita e preoccupata, della popolazione di fronte a questa “novità” ci fa capire che il paternalismo di certi esponenti PD incontra sempre più scetticismo e che dovrebbe essere l’ora di fare le cose con coscienza e serietà e per il bene dei cittadini.
Non è più il momento di fare green washing.

3) RADDOPPIO FERROVIARIO DELLA LINEA EMPOLI-SIENA
La ridondante scusa “non dipende da noi, noi non scegliamo nulla, fa tutto RTF” è politicamente morta. Non l’accettiamo più.
dobbiamo interrogarci e creare spazi di agibilità per un modello realmente partecipato di politica locale.
I cittadini sono stanchi, sfiduciati delle istituzioni, e crescono la rabbia e l’indignazione. Molti cittadini saranno fortemente danneggiati da quest’opera senza ricevere un equo compenso e gli abitanti sono praticamente lasciati soli a contro RTF che può disfare tre frazioni senza interlocuzioni reali né aiuto da parte della loro Amministrazioni in questo caso Empoli e Castelfiorentino.

4) KEU
8 mila tonnellate (ma mancano all’appello della Magistratura altre 20.000 tonnellate) di Keu a ridosso delle case, ai campi, ai fiumi sono uno scandalo che testimonia anche una evidente responsabilità politica e sistemica.
Ci chiediamo cosa sia stato fatto concretamente per essere sicuri che il Keu non conforme non venga più prodotto (proviene dalla zona del cuoio) e se un progetto di gestione alternativa sia stato realizzato.
Sicuramente ci aspettavamo una presa di posizione forte della Sindaca Barnini come quella di costituirsi come parte civile nel processo in corso; invece, come si agisce a queste latitudini? Si accetta che venga riaffidato l’incarico al Commissario Annunziati per l’esecuzione del III lotto in fase di realizzazione tra Castello e Gambassi.
L’Ing. Annunziati con incarico alle infrastrutture del Comune di Empoli, infatti è stato anche Commissario responsabile con pieni poteri sul lotto incriminato per il deposito del Keu.
Anche se non coinvolto dall’ inchiesta, sicuramente non si è accorto di quello che succedeva nel suo cantiere, anche secondo i dettagliatissimi documenti progettuali (vedi capitolati) che stabiliscono precisi iter burocratici di esecuzione dei lavori.

La Sindaca Barnini ha niente, dunque, da dire in merito alla questione? Tutto ciò è normale, oppure anche questo fa parte di precise strategie per cui “se non se ne parla, significa che non è successo nulla”, attraverso una comoda rimozione psicologica di memoria?

Fonte: MOVIMENTO5STELLE EMPOLESE VALDELSA



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