Famiglia sotto sfratto a Firenze, l'ONU interviene con una lettera

"Conferenza stampa oggi a Palazzo Vecchio, insieme a movimenti, associazioni e il nucleo interessato da una vicenda di estrema fragilità sociale, di cui le istituzioni devono farsi carico" così in una nota Rete Antisfratto Fiorentina, Movimento di Lotta per la Casa, Sportello Solidale Casa, Unione Inquilini, Sinistra Progetto Comune.

"Un caso emblematico di estrema fragilità che può finire positivamente, o al contrario precipitare in una gravissima violazione dei diritti umani. Lo testimonia anche la lettera dell'ONU che presentiamo qui oggi, con cui si invita il Comune di Firenze a trovare una soluzione abitativa dignitosa, o, in assenza di questa, a chiedere di rinviare l'esecuzione dello sfratto.

Parliamo di una famiglia composta da cinque persone (padre, madre, due figli e una figlia minorenni, di cui uno con problemi di apprendimento). In conseguenza della pandemia SARS-CoV-2 entrambi i genitori hanno perso il lavoro, maturando una condizione di morosità incolpevole. Nel 2021 entrambi hanno trovato una nuova occupazione, presso una ditta di pulizia, per 70 ore mensili a testa, dove possono lavorare insieme, perché a seguito di un incidente lei è rimasta leggermente limitata nei movimenti fisici. La famiglia non può essere divisa, perché i genitori non avrebbero modo di accudire i minori e mantenere l'occupazione. L'assenza di un alloggio o la divisione del nucleo provocherebbe gravi danni, forse irreparabili, come fa presente anche l'ONU.

È già stata presentata domanda di inserimento nella graduatoria emergenza sfratti, nel novembre 2022. Le istituzioni devono dare una soluzione alloggiativa, come garanzia imprescindibile perché le avversità che hanno vissuto cessino, perché questa vicenda non si concluda in tragedia umana".

"Esistono numerose situazioni simili a quella raccontata oggi" affermano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera del Comune di Firenze del gruppo Sinistra Progetto Comune. "Ringraziamo i movimenti e i sindacati che danno voce ai nuclei familiari in difficoltà, così come chi accetta di testimoniare le proprie situazioni per dare concretezza all'emergenza casa, sempre più feroce, anche nella nostra città. Il Governo ha tagliato i contributi in questo ambito: all'ondata di sfratti se ne aggiungerà una conseguente a questa decisione. Il Comune non può limitarsi a rinviare le responsabilità su Roma, ma deve finalmente intervenire con strumenti propri, come il recupero del patrimonio immobiliare dismesso compatibile con la residenza".

Fonte: Ufficio stampa



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