Fi-Pi-Li e Toscana Strade, Assotir chiede audizione in Consiglio regionale

Maurizio Bandecchi (foto gonews.it)

Toscana Strade e Fi-Pi-Li, Assotir l’associazione di rappresentanza delle imprese di trasporto merci, ha chiesto una audizione alla Quarta Commissione (territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture) del Consiglio Regionale della Toscana per affrontare il tema del pedaggio in Fi-Pi-Li per i mezzi pesanti e della costituzione di Toscana Strade, società in house della Regione Toscana.

Dopo mesi, anzi anni, di dibattito, di botta e risposta a distanza, di indiscrezioni, di anticipazioni da un lato e argomentazioni e proteste da parte della categoria degli autotrasportatori, “crediamo che occorra rendere più razionale e organico il confronto con la Giunta Regionale che vuole istituire il pedaggio sulla Fi-Pi-Li – spiega il responsabile Assotir Toscana Maurizio Bandecchi -. Ecco perché abbiamo avanzato la richiesta di audizione alla 4°Commissione del Consiglio Regionale.

La nostra intenzione è di riportare il dibattito nelle corrette sedi istituzionali, per una piena comprensione e approfondimento del tema delle infrastrutture, delle risorse e di chi dovrebbe sostenerne gli oneri”, chiede ASSOTIR Toscana con una precisa richiesta di audizione sul tema della Fi-Pi-Li a pagamento e relativa costituzione di Toscana strade, alla 4° Commissione del Consiglio Regionale Territorio, Ambiente, Mobilità e Infrastrutture.

“Assotir dice basta ad un frammentato dibattito a distanza che non permette di rappresentare criticità e punti di vista. Non crediamo sia una pretesa infondata, quella di poter discutere nel merito la decisione di mettere a pagamento (e solo per i mezzi pesanti) la percorrenza della SGC Fi-Pi-Li.

Anche nelle ultime settimane sono continuate le indiscrezioni e le notizie goccia a goccia, su Toscana Strade, ovvero il soggetto che dovrebbe occuparsi della Fi-Pi-Lie soprattutto di come far cassa attraverso un nuovo (e tutto da sperimentare) sistema di pedaggiamento. Non meno rilevante è l’aspetto operativo, cioè del come e del perché questo nuovo soggetto gestore possa avere la possibilità di operare, in modo più adeguato per la manutenzione ed il potenziamento di una strada che è diventata la spina dorsale dei territori e dell’economia toscana.

Dopo l’audizione che si è svolta il 6 febbraio in sede di Commissione di Controllo del Consiglio Regionale, ci pare corretto e opportuno che ci possa essere la possibilità di esprimerci anche per noi, che rappresentiamo la categoria del trasporto merci, chiamata a sostenere i maggiori oneri della copertura economica dei costi e degli investimenti che Toscana Strade, sarà chiamata a svolgere.

Ci pare infatti prioritario che si possa tenere conto, sia delle specificità del tessuto locale delle imprese e dell’utilizzo che ne fanno, sia dei costi aggiuntivi che ne conseguono i quali, inevitabilmente, andranno a scaricarsi sulla committenza delle imprese di trasporto.

Inoltre, vanno valutati anche altri aspetti collaterali, a partire dalla assenza di alternative alla Fi-Pi-Li e di collegamenti fra questa e l’A11 a causa del proliferare dei divieti di circolazione, rivolti proprio ai mezzi pesanti”.



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