Scontro per motivi politici davanti ad un liceo fiorentino. Da sinistra: "Squadrismo fascista"

Scontro tra giovani questa mattina davanti il liceo Michelangiolo di Firenze, in via della Colonna. Da quanto appreso la lite sarebbe avvenuta per l'appartenenza a fronti politici opposti. Un gruppo di estrema destra avrebbe aggredito alcuni studenti del collettivo di sinistra Sum, così come ha confermato anche il dirigente della scuola.

Sono in corso le indagini della Digos che sta identificando i 4-5 giovani coinvolti. L'episodio sarebbe stato ripreso anche in un video in cui si vede un ragazzo a terra colpito e un gruppo di almeno 6 giovani che si allontana, mentre un altro dei ragazzi aggrediti grida loro "fascisti". Intervenuta anche un'insegnante per fermare l'aggressione. Le immagini sono al vaglio degli inquirenti.

I rappresentanti degli studenti in Consiglio d'istituto hanno denunciato con queste parole i fatti avvenuti: "Davanti alla scuola c'erano due ragazzini che volantinavano per Casaggì. Alcuni studenti sono andati a far loro delle domande. In tutta risposta hanno preso degli spintoni, ma all'improvviso cinque o sei uomini tra i 25 e i 30 anni - fino a quel momento nascosti - sono spuntati fuori e sono partiti con l'aggressione. Una cosa terrificante, un attacco premeditato".

Il Preside: "Nostri studenti aggrediti, coinvolte persone esterne alla scuola"

"Tutto è accaduto davanti alla scuola, non dentro e sono stati coinvolti nostri studenti e una nostra insegnante. Appena ho saputo ho chiamato la Digos". Lo ha spiegato Rita Gaeta, dirigente scolastico del liceo Michelangelo di Firenze.

"Mi hanno spiegato che nostri studenti sono stati aggrediti. Sarebbero coinvolte persone estranee alla scuola. E l'insegnante è intervenuta vedendo cosa stava accadendo". Da quanto è stato ancora spiegato dalla dirigente, a essere aggrediti due studenti maggiorenni che fanno parte del Collettivo Sum del liceo. "Chi fossero gli altri - ha spiegato - non lo so. La Digos sta facendo accertamenti".

Coinvolti sei giovani di Azione studentesca, estranei alla scuola

Proseguono gli accertamenti della Digos. Secondo quanto spiegato dalla questura, sono stati individuati come appartenenti ad Azione studentesca i sei giovani coinvolti nell'aggressione ai due studenti del liceo, tre maggiorenni e tre minorenni estranei alla scuola. Secondo quanto ricostruito al momento, tutto sarebbe scaturito da un volantinaggio davanti alla scuola, da parte dei giovani di Azione studentesca, da cui sarebbe nata una discussione con i due studenti del liceo sfociata nell'aggressione.

Riguardo alla responsabilità per i fatti successi, spiega ancora la questura, i sei giovani potrebbero rispondere del reato di manifestazione non preavvisata, previsto dall’art. 18 del Tulps, con riferimento all’attività di volantinaggio. Potrebbero rispondere anche del reato di lesioni personali qualora vi siano i presupposti, come la presentazione della querela da parte delle vittime, oltre che di altri eventuali reati che l’Autorità Giudiziaria, alla quale saranno trasmetti gli atti, potrebbe ravvisare.

L'incontro con gli studenti del Michelangiolo

Il sindaco Dario Nardella, l'assessora al Welfare Sara Funaro e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, hanno incontrato nel pomeriggio gli studenti del Michelangiolo. "Ci aspettiamo una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, anche della destra, perché un conto è la libertà di espressione e altra cosa è la violenza, che è intollerabile. Come sindaco chiedo che si faccia chiarezza, non solo sulla dinamica in sé ma anche sulla dinamica politica che ha portato a un'aggressione del genere". Ha commentato il sindaco Nardella, che ha proseguito: "È evidente che questi studenti sono stati aggrediti, e non sono affatto gli aggressori - ha aggiunto -. Ci risulta che gli aggressori sono soggetti esterni che mi auguro vengano al più presto denunciati".

Anche il presidente del Consiglio regionale Mazzeo ha commentato l'incontro: "Non l'ho fatto solo per esprimere loro vicinanza e solidarietà dopo la violenta aggressione squadrista di stamani ma anche per invitarli in Consiglio Regionale, la casa di tutti i toscani. Vorrei che potessimo incontrarli insieme a tutte le forze politiche e tutti insieme, senza distinguo alcuno, potessimo dire loro che la Toscana è stata, è e resterà sempre una terra di libertà che condanna ogni forma di sopruso e violenza".


Le reazioni politiche: "Squadrismo fascista"

Da sinistra si parla esplicitamente di attacco da parte di "attacco da parte di militanti di estrema destra", arrivando a parlare di "spedizione punitiva" e "recrudescenza squadrista".

Un’aggressione inaccettabile, una preoccupante recrudescenza squadrista: presenterò un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi”, ha detto il deputato e candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi.

Chiediamo indagini veloci e pene durissime - dice Fossi - perché questi picchiatori devono essere isolati e puniti. Non possiamo chiudere gli occhi davanti ad adulti che prendono a calci e pugni studenti. Pensavamo che certi fatti appartenessero al passato di questo Paese, invece ci ritroviamo ancora a fare i conti con un’estrema destra aggressiva. Segnalo che la premier Giorgia Meloni parla di tutto ma non ha mai detto una parola contro i movimenti post fascisti”.

Un atto tanto vigliacco quanto grave. Agli studenti va la mia totale solidarietà, così come a tutto il corpo docente del liceo e al preside. Adesso mi auguro che le autorità competenti agiscano immediatamente e che gli aggressori vengano prontamente individuati e puniti perché trovo abbastanza incredibile e inaccettabile che episodi del genere possano ancora avvenire”. Anche il presidente della Regione Eugenio Giani si unisce al coro di sdegno.

"Un'aggressione squadrista di questa gravità e davanti ad una scuola è un fatto intollerabile. Ho parlato con il questore perché venga fatta chiarezza al più presto e vengano individuati i responsabili. #Firenze e la scuola non meritano violenze del genere". Così sui social il sindaco Dario Nardella.

"Il fatto è grave e merita un'attenzione politica immediata, anche perché l'estrema destra oggi si riconosce nel Governo ed è sempre più presente anche negli enti locali", scrivono invece in una nota Dmitrij PalagiAntonella Bundu  di Sinistra Progetto Comune."La notizia uscita in queste ore - continuano - relativa all'aggressione di un gruppo studentesco da parte di militanti di estrema destra richiede la massima attenzione e un'immediata risposta da parte del sistema politico e istituzionale. L'antifascismo militante non ha mai dimenticato il pericolo di culture politiche nostalgiche verso il fascismo, mentre spesso le cerimonie dimenticano i problemi dell'attualità, nonostante gli sforzi dell'ANPI, troppo spesso attaccata e delegittimata. Da parte nostra faremo tutto ciò che è necessario per supportare chi contrasta le politiche di odio e violenza di cui si alimenta la galassia che ha in odio la Costituzione e la Repubblica nata dalla Resistenza. Ricordiamo che ci sono sedi aperte di formazioni che sono state condannate da Palazzo Vecchio e dal Governo, che ci sono celebrazioni per i franchi tiratori a Trespiano ogni anno: occorre dare risposte chiare".

Che degli studenti subiscano un’aggressione violenta davanti ad un liceo da un gruppetto di fascisti non è accettabile nel nostro Paese. Ai ragazzi colpiti la nostra solidarietà. Quello che avvenuto stamani a Firenze al liceo Michelangiolo è gravissimo e non può essere derubricato a rissa". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

"Una vera e propria spedizione punitiva - prosegue il leader di SI - verso degli studenti del collettivo di quella scuola: ora gli squadristi siano assicurati alla giustizia, sia individuato il gruppo organizzato di cui fanno parte ed eventuali agganci politici. Alla politica e alle istituzioni, di Firenze e non solo, spetta il compito di respingere ed isolare i tentativi sempre più diffusi di riorganizzazione dell’area neofascista, che pensa di essere impunita. Le organizzazioni neofasciste, lo ribadisco ancora una volta, devono essere sciolte, e le sedi da cui partono le spedizioni punitive devono essere chiuse. Su questa vicenda - conclude Fratoianni - presenteremo subito un’interrogazione al ministro dell’interno".

Desta forte preoccupazione l’episodio di stamani davanti al Liceo Michelangelo di Firenze. Una aggressione in piena regola, ancora più grave perché davanti ad una scuola, alla luce del sole e senza apparenti motivi, contro giovani ragazzi. Un episodio che deve preoccupare e molto.” Così Gabriele Toccafondi, consigliere comunale a Sesto Fiorentino ed ex sottosegretario al miur, Maurizio Sguanci, consigliere regionale e Francesco Grazzini, coordinatore cittadino di Italia Viva.

“La scuola - proseguono - è il luogo educativo per eccellenza. Vedere immagini come quelle dell’aggressione di stamani, deve far riflettere tutti. Non sono “ragazzate” e non vanno sminuite. Tanti, troppi, episodi che riguardano giovani e giovanissimi stanno alimentando le cronache del media. Occorre una presa di posizione di tutti e un impegno di scuola, famiglie, istituzioni ed associazioni perché il percorso educativo lo si costruisce così. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati al più presto dalle autorità” concludono gli esponenti fiorentini di Italia Viva.

Così, invece, il Rifondazione Comunista: "L’aggressione consumatasi questa mattina davanti al Liceo Michelangiolo è un fatto di una gravità inaudita, che richiede l’attenzione di tutte le forze sociale e delle istituzioni. Episodi violenti di matrice squadrista come quello in questione non possono (e non devono) essere tollerati. Da anni, ben prima che la destra che fornisce una sponda istituzionale ai neofascisti nelle nostre città arrivasse al Governo, continuiamo a ricordare quanto sia importante mantenere “alta la guardia” e che la difesa della Costituzione e dei valori di democrazia, uguaglianza e antifascismo che ne sono alla base non possono essere tutelati solo con vuote cerimonie fini a se stesse. L’antifascismo oggi è, e come tale deve essere riconosciuta, come una questione sociale e profondamente attuale. E episodi come quello di questa mattina, che vedono un adulto prendere a pugni un ragazzino davanti ad una scuola, ne sono l’evidenza. Come ne è evidenza il diffondersi di nuove sedi di gruppi neofascisti (a Firenze una sede di Casapound è stata inaugurata nello scorso novembre e un’altra potrebbe aprire molto presto).È necessario, insieme a tutte le realtà dell’antifascismo militante e assieme all’ANPI e a tutte le altre forze politiche e sociali, attivarsi perché l’attenzione su questi temi torni a salire, in modo da vigilare affinché questi episodi non si ripetano più. Le istituzioni, da parte loro, si assumano le proprie responsabilità ed agiscano chiudendo associazioni che per, per propria definizione, non si riconoscono nei valori della Costituzione".

"L'aggressione avvenuta oggi a Firenze fuori dal Liceo classico Michelangelo è un fatto gravissimo. È impensabile che le istituzioni scolastiche siano teatro di violenze e di assalti a sfondo politico, l'episodio non va assolutamente minimizzato. È necessario che i responsabili vengano individuati e puniti prima possibile. Presenterò sulla vicenda una interrogazione parlamentare al Ministro dell’interno ed al Ministro della scuola": è il commento di Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano e vice presidente dei Deputati Pd.

Sull'episodio è intervenuto anche il Consigliere regionale Iacopo Melio: "Alcuni militanti di estrema destra, compreso adulti, hanno aggredito con pugni sul volto e calci a terra alcuni studenti del collettivo SUM (Studenti Uniti Michelangiolo). Una ferocia inaudita immortalata in un breve video. Un simile attacco squadrista deve essere duramente condannato, e per quanto la violenza sia sempre sbagliata ritengo ancor più grave che il tutto sia avvenuto davanti a una scuola verso giovani studenti: inaccettabile che al momento nessun membro della destra abbia preso le distanze in modo netto e chiaro da questo schifo. Il Governo vuole intervenire affinché sia fatta giustizia o preferisce tacere dimostrando, ancora una volta, due pesi e due misure davanti alla cronaca?"

"La violenza non è mai accettabile. Non lo è tra adulti, è orribile se a farla sono adolescenti su altri adolescenti accomunati spesso più dal disagio che dalla volontà criminale. Ma quello che è successo oggi a Firenze è ancora più grave, perché rappresenta qualcosa di nuovo e raccapricciante. Giovani che con metodo squadrista picchiano gli studenti. Una violenza inaudita che, come ogni violenza, non ha giustificazione ma impone alle autorità, alla società tutta la presa di coscienza e l'intervento immediato. La nostra vicinanza anche al corpo scolastico del Michelangiolo e all'insegnante prontamente intervenuta a fermare l'aggressione davanti al Liceo fiorentino". A dirlo i consiglieri regionali di Italia Viva Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere Uno di Firenze.

"Quanto accaduto oggi a Firenze è un episodio estremamente preoccupante. L'aggressione avvenuta fuori dal liceo classico Michelangiolo è un segnale che ci turba e ci riporta indietro nel tempo. Per questo occorre fare piena chiarezza sull’accaduto e sulle responsabilità. Condanniamo senza se e senza ma la violenza gratuita commessa davanti a tanti giovani che, diligentemente, si recavano in classe. Le istituzioni scolastiche sono spazi dove radicare la cultura della pace, del dialogo e del rispetto reciproco e non debbono mai essere teatro di violenza. Quello di oggi è un fatto gravissimo, ancor più grave se, come sembra, questa azione ha una connotazione politica. Firenze, città di pace e dall’accoglienza, non merita di assistere a queste scene, ed è necessario che i responsabili vengano individuati prima possibile. Come Partito Democratico da sempre ci facciamo promotori dei valori di tolleranza e rispetto, nella scuola come nello sport e, in politica, rifuggiamo l’idea del nemico da schiacciare a favore di quella dell’avversario da battere con la forza delle idee. Un concetto che dovrebbe essere patrimonio comune di tutte le forze politiche che si muovono nel contesto democratico della Repubblica". Così consigliere e consiglieri del gruppo PD a Palazzo Vecchio.

"Il coordinamento di Fratelli d’Italia esprime profondo rammarico per gli scontri avvenuti stamani nei pressi del liceo Michelangelo e condanna ogni forma di violenza da chiunque esercitata. La politica deve essere strumento di confronto anche aspro e duro ma non può e non deve travalicare mai in scontro fisico e limitazione della libertà di espressione altrui. E nessuno ha nostalgia della stagione della violenza politica che ha segnato troppo a lungo la storia d’Italia. Al contempo auspichiamo che venga fatta chiarezza sull’episodio con la corretta ricostruzione dei fatti e auspichiamo che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come il Sindaco di Firenze, abbiano accortezza nel commentare l’accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate, cosa che rischia soltanto di alimentare ulteriormente un clima già troppo pesante". Questo l'intervento di Jacopo Cellai, Gruppo Fratelli d'Italia, coordinatore cittadino del partito.

"Riguardo agli scontri avvenuti stamani davanti al liceo Michelangelo, come Lega condanniamo sempre ogni forma di violenza, da chiunque sia compiuta. Al tempo stesso, attribuire responsabilità prima che i fatti siano accertati ci pare poco serio. Compito della politica e delle Istituzioni non è puntare il dito contro la parte avversa sull'onda del 'si dice', ma condannare la violenza e attendere che sia chiara la dinamica dei fatti prima di attribuire patenti. Certo è che questo episodio evidenzia un clima politico pesante a Firenze. Questo ci pare il dato da evidenziare, questo è ciò su cui la politica deve lavorare". Lo dichiara il capogruppo e segretario cittadino della Lega Federico Bussolin.

"La violenza che si scatena davanti ad un liceo genera sempre sgomento. L'esatto contrario di quanto i docenti cercano di insegnare ai nostri giovani" commenta il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Firenze Emanuele Cocollini (Gruppo Centro). "La condanna è doverosa, come lo è la cautela nell'esprimere condanne verso una parte politica piuttosto di un'altra prima che i fatti siano accertati dalle autorità competenti, perché come istituzioni abbiamo il dovere di non alimentare il clima di violenza. Cautela che, ahinoi, non ci pare albergare dalle parti della sinistra in questa città".

"Quanto accaduto al liceo Michelangiolo questa mattina è un episodio vergognoso ed inaccettabile che ferisce tutta Firenze. Esprimiamo ferma condanna contro ogni forma di violenza, inaccettabile tanto più per una città che ha il dialogo, la pace e la tolleranza impressi nel proprio dna. Non ci sono scuse e non si trovano parole". Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio comunale Barbara Felleca insieme agli eletti nei Quartieri per Italia Viva.

"La violenza è sempre un grave errore e una sconfitta, va condannata a prescindere e noi la condanniamo con forza anche in questo caso, a maggior ragione in quanto verificatasi tra giovani, davanti a una scuola. È inaccettabile. Detto questo, ci auguriamo che venga ricostruita celermente la dinamica dell'accaduto, che vengano accertate le responsabilità e che vengano individuati coloro che hanno dato inizio alla rissa". Lo affermano Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale della Toscana e commissario del partito a Firenze, e la capogruppo di Forza Italia al Quartiere 1, Roberta Pieraccioni.

La Sezione fiorentina dell'ANED-Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti "condanna l'aggressione e la violenza perpetrata nei confronti degli studenti del liceo Michelangiolo di Firenze. Simili aggressioni ci riportano alla violenza squadrista, tipica del regime fascista". L'ANED, prosegue una nota, "respinge con convinzione queste derive illiberali e richiama, ancora una volta, le Istituzioni per verificare i presupposti per lo scioglimento dei gruppi legati agli ambienti dell'estrema destra. Le formazioni neofasciste che esaltano l'uso della violenza si pongono in antitesi con lo spirito repubblicano e costituzionale; e, per questo, fuori dalla legalità. Insieme alle altre Associazioni antifasciste, auspichiamo l'intervento delle forze politiche democratiche per una condanna - concludono dall'ANED di Firenze, presieduta da Lorenzo Tombelli - senza addurre ad inaccettabili giustificazioni".



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