Salva calciatore, il plauso dell'Ausl Nord Ovest all'infermiera Beatrice Passaglia

L’Azienda USL Toscana nord ovest si congratula con l’infermiera Beatrice Passaglia, protagonista dell’intervento salvavita assicurato nel corso della partita di calcio Suvereto-Ribolla di domenica scorsa durante il quale un giocatore di 27 anni è stato colpito da infarto. La prontezza e professionalità dell’operatrice, assieme alla immediata attivazione della macchina dei soccorsi, hanno scongiurato che la vicenda potesse avere risvolti tragici.

“Ancora una volta – ricorda Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – siamo a ringraziare un nostro operatore di quanto fatto al di là dei propri doveri lavorativi. I nostri sanitari svolgono con competenza il proprio lavoro grazie anche ad una formazione continua che li porta ad essere in grado di rispondere alle necessità emergenti, ovunque si presentino. È ancora più rappresentativo il fatto che questo salvataggio sia stato compiuto da un’infermiera di famiglia e comunità proprio una di quelle figure recentemente introdotte in Regione Toscana per essere al servizio delle persone e rafforzare l’offerta sanitaria al di fuori degli ospedali. Salutiamo quindi con piacere l’ennesima prova della grande capacità dei nostri operatori augurando una pronta guarigione al giovane soccorso”.

“La collega Beatrice – dice Andrea Lenzini, direttore del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest - ha dimostrato ancora una volta quanto grande possa essere il senso di responsabilità e l'attaccamento alla nostra missione che va ben oltre l'orario di servizio. Quando si è infermieri, lo si è sempre, in qualunque momento e in qualunque luogo, soprattutto quelli in cui c'è più bisogno di noi. Come direttore del dipartimento non posso che essere grato ed orgoglioso di poter annoverare tra i nostri dipendenti un esempio di così grande competenza, professionalità e prontezza, a cui tutti noi guardiamo con ammirazione”.

“La consapevolezza dell’importanza di avere attrezzature come i Dae in perfetto stato e figure preparate al loro utilizzo in questo caso supportate per coincidenza da una professionista della sanità – dichiara Sandra Scarpellini, presidente della Società della Salute Valli Etrusche – sono due aspetti dai quali passa la differenza tra il salvare una vita o meno. Oggi non possiamo che esprimere profonda gratitudine per l’abnegazione mostrata dall’infermiera in questo frangente”.

“Augurando al ragazzo una veloce e completa ripresa, esprimo gratitudine a chi prontamente lo ha soccorso in attesa dell'arrivo di ambulanza e Pegaso – dichiara Jessica Pasquini, sindaco di Suvereto – e ringrazio in particolare Beatrice Passaglia, preziosa infermiera del nostro distretto Asl di Suvereto, che non ha indugiato ed è intervenuta, con la solita disponibilità e senso del dovere che quotidianamente mostra verso tutti i cittadini”.

“Mi sono resa conto di quanto fatto solo al termine dell’intervento – ammette l’infermiera Beatrice Passaglia – perché in quei momenti è necessario intervenire senza soffermarsi troppo su quanto sta accadendo. Basti pensare che mi sono ritrovata il medico accanto senza neanche essermi accorta del Pegaso che era atterrato a pochi metri da me. Credo di aver fatto solamente il mio dovere, anche se da ieri sono stata travolta dai ringraziamenti. Quelli però che mi porterò sempre con me sono quel “grazie signora” che mi ha rivolto Alessandro, il giovane soccorso, prima di montare sull’elicottero guardandomi negli occhi”.

Fonte: Azienda Usl Toscana sud est - Ufficio stampa



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