Tribunale di Empoli, Nordio risponde no all'interrogazione. I promotori: "Partita ancora aperta"

Gian Paolo Stefanelli e Roberto Nannelli

E' una risposta negativa quella del ministro della Giustizia Carlo Nordio all'interrogazione parlamentare del deputato leghista Edoardo Ziello sull'istituzione di un tribunale a Empoli separato da Firenze e che coinvolga anche i comuni del comprensorio del Cuoio.

Nella risposta il ministro spiega che dovrebbero essere costituiti tre nuovi uffici, "in assenza di uno specifico incremento delle dotazioni del personale di magistratutra e amministrativo" "non si rinvengono adeguate risorse disponibili". E sarebbero da considerare anche gli oneri economici a carico dello Stato.

Nella richiesta di Ziello poi si viene a prospettare anche una sezione distaccata della Corte d'Appello di Firenze da portare a Pisa. Anche questa ipotesi viene scartata dal ministro.

Ma cosa ne pensano gli avvocati di Empoli che si sono fatti promotori di questa iniziativa e che avevano avuto proprio rassicurazioni da deputati e senatori della stessa maggioranza di governo?

"La partita non è ancora chiusa, questa è una strumentalizzazione di tipo campanilistico", spiega Gian Paolo Stefanelli, presidente dell'associazione Avvocati Empoli Valdelsa. "Il deputato Ziello era già uscito sui giornali con questa richiesta, secondo noi Pisa è uno dei tribunali più in difficoltà d'Italia e togliere il gravame dei 4 comuni del cuoio per portarli a Empoli non lo vedo come un ulteriore danno. Nella richiesta finita in Parlamento c'è anche il tema della sede distaccata della Corte d'Appello a Pisa, non capisco su quali basi giuridiche o di opportunità si basi. Mischiando le due cose, il no è arrivato su tutta la linea.

Ci è stato detto che il tribunale di Empoli comporta dei costi, ma il Comune ci mette l'immobile nel nostro progetto, la Regione ci mette la ristrutturazione e gli oneri di gestione, lo Stato dovrebbe mettere a disposizione solo giudici e cancellieri. La revisione della geografia giudiziaria, non solo di Empoli ma di tutta Italia, deve passare anche da qui, altrimenti ci dicano come vogliono fare".

Per Roberto Nannelli, avvocato a capo del comitato per l'istituzione del tribunale a Empoli, la partita verrà giocata in estate. "La risposta a questa interrogazione era meglio se non ci fosse stata, ma noi non ci fermiamo. Ci è stato detto che il tema della geografia giudiziaria verrà affrontato in estate e noi ci stiamo facendo trovare pronti all'appuntamento. Ho avuto rassicurazioni su questo proprio da alcuni parlamentari toscani della maggioranza, la partita non è ancora finita".

E forse sono solo speculazioni di chi scrive, piuttosto che degli intervistati, ma l'appuntamento dell'estate per discutere di giustizia sembra proprio voler superare un altro appuntamento importante, quello delle elezioni, che 'casualmente' arriveranno anche a Pisa, dove il centrodestra è impegnato per mantenere il controllo del capoluogo. Chissà se la discussione sui contesi comuni del cuoio supererà anche la prova elettorale o se sarà un tema più malleabile.

Elia Billero



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