Smart working grande opportunità e fa bene anche all'ambiente: -79,5 tonnellate di CO2 in sette mesi a Firenze

(Foto gonews.it)

In soli sette mesi di smart working (un giorno a settimana dal 1 giugno al 31 dicembre dello scorso anno), i 1705 dipendenti comunali hanno evitato emissioni di CO2 pari a quasi 79,5 tonnellate, di ossidi di azoto per 146 chili e di polveri sottili per quasi 17 chili. Sono invece oltre 23 le ore di spostamento casa-lavoro (con i relativi costi) risparmiate da ogni lavoratore.

Questi dati, presentati questa mattina alle rappresentanze sindacali dall’assessore al personale Maria Federica Giuliani e dal direttore generale Giacomo Parenti, sono scaturiti dal monitoraggio dei centri di spesa e soprattutto dal questionario realizzato dalla direzione risorse umane in collaborazione con la direzione ambiente. Al questionario hanno risposto 1607 dei 1705 lavoratori in smart working (non lo hanno compilato quanti sono esclusi per assenze prolungate o quelli cessati dal servizio al momento della compilazione dell’indagine). In media, a seconda del periodo, i lavoratori in smart sono il 41% del totale, un dato tra i più alti in Italia.

"Lo smart working è una grande opportunità e fa bene anche all'ambiente - ha sottolineato l'assessora Giuliani - senza dimenticare che opera in maniera positiva sul benessere lavorativo. Oggi è stato un momento di analisi e di riflessione - ha aggiunto - vogliamo consolidare e rilanciare un modello organizzativo efficiente che tiene in equilibrio lavoro e lavoratori. Con questi dati è possibile quindi programmare l’organizzazione del personale comunale partendo da una chiara fotografia degli elementi in campo e dei risultati prodotti".

Attualmente i dipendenti comunali sono circa 3880 e non tutti potevano accedere a tale modalità di lavoro perché la loro mansione non è abile allo svolgimento ‘smart’: il lavoro che si effettua su strada o a uno sportello ad esempio non può essere convertito in servizio da casa per ovvie ragioni. Quelli effettivamente in 'lavoro Agile' sono il 77% circa di quelli con mansioni ‘smartabili’.

Dall’indagine risulta inoltre che il 35,8% dei dipendenti utilizza l’auto per recarsi al lavoro (con una distanza media di 27,75 km e un tempo medio tra andata e ritorno di 56 minuti e mezzo). Solo il 28% utilizza i mezzi pubblici: con il treno vengono 230 persone pari al 14,3% del totale con una distanza andata/ritorno percorsa di 87,04 km e un tempo totale di viaggio di oltre due ore. Con bus/tram arrivano in 218 pari al 13,6% che percorrono 22,4 km in 77 minuti a bordo.
A piedi e biciclette sono 290 dipendenti, il 18% di quelli che fanno lo smart working, che abitano a una distanza di poco superiore ai 2,6 km dall’ufficio.

La valutazione complessiva fornita dai lavoratori agili risulta molto positiva, con un grado di soddisfazione medio di 3,5 punti nel 2022, in crescita rispetto agli anni precedenti nella valutazione più alta. Inoltre, nell’ultimo anno il 91,4% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto (24,3%) o molto soddisfatto (67,1%) del lavoro agile come strumento che garantisce la flessibilità.

"I dati che abbiamo esposto stamani - ha commentato l'assessora Giuliani - vanno oltre le previsioni dell’amministrazione comunale e di quelle per i dipendenti quando fu scelto l’utilizzo del lavoro Agile anche come modalità ordinaria di servizio dopo l’esperienza necessaria dovuta alla pandemia". "La scelta di unificare il giorno di Lavoro agile al venerdì - ha concluso l'assessora al personale - si è rivelata una scelta valida con evidenti effetti positivi su tutti i soggetti coinvolti senza inficiare la qualità e la quantità dei servizi resi alla cittadinanza".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa



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