Maltempo a Firenze, tassisti furiosi "Città di nuovo inagibile"

“Traffico in tilt, mezzi pubblici, taxi compresi, paralizzati per un acquazzone durato meno di un'ora, preceduto da una breve grandinata. Che sia il maltempo, un incidente o una manifestazione, basta pochissimo per rendere Firenze inagibile e questo è inaccettabile”.

E' quanto afferma Claudio Giudici, presidente del 4390 e di Uritaxi, a proposito del maltempo che ha investito la città tra le 13 e le 14. “Anche la giornata di oggi – sottolinea - ci dimostra come le affermazioni del sindaco Nardella di qualche giorno fa, per fermare le manifestazioni sui viali, siano state tutt’altro che improvvisate. Un acquazzone ha sommerso la zona di Statuto e del Romito con automobilisti letteralmente a rischio affogamento, come in via Lanza. Per arrivare in centro dall'aeroporto un'ora e mezza, dal centro a Soffiano cinquanta minuti”.

“Firenze – prosegue Giudici - è una città che spicca per bellezza e cura, ma dal punto di vista viabile è un vaso d’argilla. Una forte pioggia, un incidente, una manifestazione, le auto in più provenienti da fuori durante la bella stagione, la paralizzano. I cantieri della tramvia aggravano il tutto. Seppur un’infrastruttura che non ci ha mai convinto, differentemente da altre soluzioni, anche a maggior impatto, come poteva essere una metropolitana, la speranza, a questo punto, è che essa a pieno regime risolva davvero qualcosa. Ma per questo ci vorrà ancora qualche anno. Ma a monte di tutto c’é un mix diabolico che trae origine dalle politiche europee. Oggi, infatti, con amministrazioni in grave affanno di risorse, tanto più dopo la crisi pandemica, impossibilitate a ottenere liquidità proprio dalle politiche europee, se non - e qui sta l’ulteriore paradosso - per opere leggere come le ciclabili, che in realtà a viabilità ridotta come le città italiane, non servono, stiamo pagando l’assenza di cultura delle infrastrutture pesanti.

Adesso, al di là di facile demagogia 'green' da una parte, o di impotente rassegnazione dall’altra parte, c’è bisogno di un patto tra cittadini e amministrazione fino alla fine dei cantieri tramviari: usare il più possibile i mezzi pubblici, camminare, la bicicletta - visto che siamo pieni di ciclabili sempre vuote! - lo scooter, e se proprio non si può fare a meno dell’auto, ricercare soluzioni di uso condiviso. Per quanto ci riguarda, invece, invito i cittadini a scaricare la nostra app Taxi Move, per evitare di intasare i centralini telefonici".

Fonte: Ufficio Stampa



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