Spighe verdi a 9 comuni toscani: novità Greve e Orbetello

Sono 9 le località rurali delle Toscana vincitrici delle “Spighe verdi 2023, il riconoscimento assegnato ogni anno dal programma nazionale della Fee - Foundation for Environmental Education (l’organizzazione che rilascia nel mondo anche il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere), in collaborazione con Confagricoltura. Sono Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole,  Grosseto, Massa Marittima, già vincitrici lo scorso anno, più Greve in Chianti e Orbetello, novità del 2023.
La Toscana è la seconda regione in Italia dopo il Piemonte per il numero di Spighe vinte.
“Questo riconoscimento premia non solo le bellezze del paesaggio ma una gestione del territorio sostenibile e virtuosa. In questo hanno un ruolo fondamentale gli agricoltori, con il loro lavoro quotidiano, la passione per la terra e la cura e il rispetto del territorio” afferma Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana.

Fee ha ideato il programma Spighe Verdi per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Spighe Verdi è un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolare modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
L’iter procedurale, certificato Iso 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il Cnr; i Carabinieri, oltre a Confagricoltura, partner di Fee.
Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.



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