La confessione de Il Cile: "Se tocco alcol, muoio. Non bisogna esitare a chiedere aiuto"

Uno sfogo di getto, di cuore, un post catartico che parla di un grave problema. Lorenzo Cilembrini si mette a nudo: il cantante noto come Il Cile, nato a Arezzo quarantun anni fa, ha dedicato alla dipendenza dall'alcolismo alcune righe sui social network. Il Cile ha collaborato con molti artisti italiani - è la voce assieme a J.Ax di 'Maria Salvador' - e i suoi album sono stati salutati tempo addietro come una novità nella musica italiana. Sparito dai radar da qualche tempo, l'aretino Cilembrini ha spiegato il periodo difficile che sta vivendo.

Ha raccontato la sua prima volta con l'alcol a quindici anni e poi ha scritto: "Credo che il motivo primario del mio alcolismo sia la timidezza mista all’insicurezza: ho sempre usato gli alcolici per abbattere quella barriera di incapacità comunicativa e terrore del giudizio altrui che mi porto dentro dall’adolescenza. In più sono un alcolista atipico: sono un “binger”. Posso stare settimane senza bere ma quando bevo posso andare avanti anche due giorni e continuativamente".

È passato a ricordare un momento duro nel 2021 sul Lago di Garda: "Ero con una ragazza che ha alimentato a dismisura il mio lato autodistruttivo". Dopo aver bevuto molto "mi ricordo di essermi risvegliato in ospedale, mentre tentavo di strapparmi il catetere e con la dottoressa che intimava la ragazza alimentatrice della mia autodistruzione di bloccarmi, se avesse voluto ancora avere una vita sessuale con me. Il referto fu: 'pancreatite acuta', uscito di lì ressi tre mesi all’incirca da sobrio poi ricominciai a bere quando e come volevo".

Il Cile ha ammesso di aver continuato a bere anche nei tempi successivi, ma la svolta è arrivata il 31 agosto 2023; "Mi è stato detto che (se non voglio morire e sebbene le mie canzoni spesso non ispirino euforia vorrei ancora scriverne un po’) non dovrò più toccare alcool a vita".

Ancora il cantautore aretino: "Anche se può sembrare stupido è surreale, quando il dottore mi spiegava tecnicamente di pancreas e cronicità, usando tutti termini che mi rimandavano al mondo ospedaliero, io mi sentivo liberato da un peso enorme. Perché scrivo qui queste cose? Perché vorrei spiegare ai ragazzi che ogni sostanza va immaginata come un elastico che fai allungare con il pollice e il polpastrello delle tue mani, puoi tirarlo tanto, anche tutta la vita, ma potrebbe succedere che un pollice ed un polpastrello cedano, e più l’avrai tirato, più dolore sentirai nell’altra mano. Non abbiate paura di chiedere aiuto se vi sentite schiavi di qualunque sostanza, siamo umani e finché non siamo sottoterra abbiamo diritto a stare il meglio possibile."

Poco dopo ha postato anche questa spiegazione video.



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