Il 2023 della Cgil Empolese Valdelsa: accordi aziendali per 10mila lavoratori, oltre l'80% delle Rsu

Gianluca Lacoppola della Cgil Empolese Valdelsa

Il 2023 è sicuramente stato un anno difficile per chi rappresentiamo: precarietà e lavoro povero, inflazione e riduzioni delle prestazioni sociali, tagli alla sanità e alla scuola, abolizione del reddito di cittadinanza e reintroduzione piena della Legge Fornero, solo per fare alcuni esempi.

In un simile contesto ha operato anche la CGIL nell'Empolese Valdelsa, ma possiamo dire che in molti casi, grazie alla nostra azione, i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate hanno potuto migliorare le proprie condizioni e trovare rappresentanza ai propri bisogni. Certo molto resta da fare e dovremo impegnarci nel 2024 per migliorare la contrattazione, le lotte e le mobilitazioni.

Grazie al nostro insediamento territoriale (fatto di 4 Camere del Lavoro e un presidio SPI in ognuno degli 11 comuni dell'empolese-valdelsa) nel corso 2023 siamo riusciti a dare assistenza a migliaia di persone.

Ultimo in ordine di tempo il sostegno a chi è stato colpito dall'alluvione (circa 130 persone assistite).

Per quanto riguarda la contrattazione va sicuramente evidenziato che in oltre 60 aziende dell'Empolese Valdelsa le nostre categorie hanno ottenuto contratti integrativi che migliorano le condizioni di lavoro di almeno 10 mila tra lavoratori e lavoratrici.

Sugli appalti certo molto resta da fare e le trattative e le vertenze che mettiamo in campo lo dimostrano. Ma dobbiamo sottolineare anche gli importanti risultati ottenuti lo scorso anno come il rinnovo del protocollo appalti con l'Unione dei Comuni, la conquista dell'aumento di livello per gli appalti del servizio educativo di Empoli e l'efficacia in più di un caso di una contrattazione di anticipo in grado di creare migliori condizioni di lavoro.

Sulla rappresentanza dei lavoratori precari sottolineiamo l'azione costante rivolta ad esempio per stabilizzare i somministrati, e per dare sostegno a figure precarie come quelle della scuola e degli avventizi. Un impegno che in dati assoluti ha dato rappresentanza e sostegno ad almeno 2mila lavoratori e lavoratrici.

Va segnalata in Sesa la difficoltà a costruire corrette relazioni sindacali di gruppo.

Tesseramento e rappresentanza
Gli effetti positivi della nostra azione si vedono anche nel consenso che la nostra organizzazione registra in termini di tesseramento e rappresentanza.

Gli iscritti tra i lavoratori e le lavoratrici tornano a crescere di oltre il 2% con un importante inversione di tendenza dopo gli anni di calo dovuti alla pandemia, mentre i pensionati continuano ad avere tassi di iscrizione altissimi: oltre il 40% della la popolazione over 65 è iscritta alla CGIL.

Risultati importanti sono stati ottenuti anche sul versante della rappresentanza. Nel territorio registriamo che in tutte le RSU istituite abbiamo la maggioranza assoluta.

Nel settore pubblico la rappresentanza CGIL media si attesta intorno all'85% degli eletti, nella scuola al 60% e nel privato abbiamo risultati tra l' 80% e il 100%.

Inoltre dove le RSU non sono istituite la CGIL ha una rete capillare di delegati e delegate (come ad esempio nel settore degli appalti).

Mobilitazioni
Infine il dato incoraggiante della partecipazione ci fa dire che il 2024 continuerà ad essere un anno importante di mobilitazioni per cambiare il modello di sviluppo e creare le condizioni per una società più giusta fondata sulla dignità delle persone e del lavoro. Le iniziative promosse lo scorso anno hanno avuto grande successo, dai cortei del Primo Maggio ai pullman organizzati per le manifestazioni nazionali di giugno e ottobre, e infine lo sciopero generale di novembre quando abbiamo portato oltre mille persone al corteo di Firenze.

Gianluca Lacoppola, Cgil Empolese valdelsa



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