

La Nascita della Venere di Botticelli, capolavoro del Rinascimento esposto agli Uffizi, è stato oggetto di un'azione da parte di due militanti di Ultima Generazione. I due hanno ricoperto nel pomeriggio di martedì 13 febbraio il quadro nel museo di Firenze con immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca che protegge il dipinto. Il personale del museo ha fatto uscire i turisti, spento le luci e chiuso la sala. I carabinieri hanno raggiunto i due attivisti e li hanno fermati, adesso i due sono in caserma.
La Nascita di Venere di Botticelli è stata ricoperta "da immagini della realtà nella quale stiamo affondando - spiega Ultima Generazione -, alluvioni e frane sempre più frequenti che creano danni alle case, scuole, ospedali e strade da un lato, siccità inimmaginabili dall'altro".
"Sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario - ha dichiarato uno degli attivisti in un comunicato preparato prima del blitz e diffuso dopo -. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l'acqua non sarà un problema quest'estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde".

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