Prima la salute, quella di Irene Ruffini uscita a braccia nella partita di domenica a La Spezia. L’esterna dell’Use Rosa Scotti è stata sottoposta a risonanza magnetica che, per fortuna, ha evidenziato che i legamenti del ginocchio infortunato hanno retto. Passa così nelle mani dello staff sanitario che dovrà lavorare al suo recupero, ma il peggio pare scongiurato. Tirato un sospiro di sollievo, coach Alessio Cioni torna sulla sconfitta di domenica scorsa. “Abbiamo regalato due tempi a livello di intensità – attacca – poi, di conseguenza, abbiamo dovuto sempre rincorrere alzando il ritmo, il solo modo di poter rientrare in partita. Per scelta abbiamo lasciato un po’ da parte la qualità e questo ci ha portato a commettere troppi falli perdendo poi Manetti, Merisio e Castellani nella fase decisiva che abbiamo giocato anche senza Ruffini. Aver perso quattro giocatrici cardine ha pesato molto e ci resta anche il rammarico di non esserci allineate al metro arbitrale, cosa che le nostre avversarie sono state più brave e furbe a fare. Le basse percentuali al tiro di Miscenko e Stoichkova hanno poi fatto il resto. Dispiace perché è l’ennesima partita che perdiamo nel rush finale, un problema cronico di questo campionato. Siamo sempre a cercare di capire il perché di tutto questo e non è facile, di sicuro non possiamo permetterci di concedere quello che abbiamo concesso nella prima metà di partita”. “Un’altra cosa – prosegue – è che il campionato è difficile e perdere a La Spezia o con Giussano, per restare alle ultime, ci sta. In questo momento possiamo andare a giocarcela a La Spezia. Dobbiamo capire perché non possiamo andare a vincerla”. E ora si guarda avanti ed in particolare a sabato prossimo. Alle 20.30 al Pala Sammontana arriva Selargius per una gara che, se non è decisiva, gli somiglia molto. Servirà la Scotti migliore, servirà un Pala Sammontana in grado di fare la sua parte.
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