Veronica Pivetti al Teatro Pacini di Fucecchio

Veronica Poivetti (foto di Assunta Servello)

Mercoledì 27 marzo alle 21:30, al Nuovo Teatro Pacini di Fuecchio (piazza Montanelli Fucecchio) torna in scena, dopo lo straordinario successo della scorsa stagione Veronica Pivetti, questa volta con  “L’inferiorità mentale della donna”, un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole, liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna” di Paul Julius Moebius, di Giovanna Gra con Anselmo Luisi, colonna sonora e arrangiamenti musicali Alessandro Nidi, produzione a.ArtistiAssociati.

Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.

Ad accompagnare Veronica Pivetti sul palco, il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile.

“Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto”. Esordisce così Paul Julius Moebius - assistente nella sezione di neurologia di Lipsia - nel piccolo compendio “L’inferiorità mentale della donna” scritto nel 1900, opportunamente definito un evergreen del pensiero reazionario. Donne dotate di crani piccoli, peso del cervello insufficiente… secondo Moebius le signore sono provviste di una totale mancanza di giudizi propri. “Per giunta dopo poche gravidanze decadono e, come si dice molto volgarmente, rimbambiscono”.

Non solo. Le donne che pretendono di pensare sono moleste e “la riflessione non fa che renderle peggiori”.

A queste dichiarazioni fa eco il medico, antropologo, giurista e criminologo italiano Cesare Lombroso: le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni. Fortunatamente, i cervelli delle donne sane pesano più di quelli delle donne criminali. Ed ecco un rapido excursus su delitti eccellenti, per esempio quello compiuto da Agrippina, o da Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio. “Le donne hanno un solo nemico” rilancia Moebius “il tempo, a cui, però, dopo qualche anno di matrimonio soccombono, sia diventando sciocche, sia disseccandosi sotto forma di vecchie zitelle stravaganti”. Del resto, laddove si riscontra del talento, la psiche femminile manifesta un evidente ermafroditismo psichico. Sylvain Maréchal scrittore, avvocato e sedicente rivoluzionario, con il suo “Progetto di legge per vietare alle donne di leggere” sostiene che “imparare a leggere è per le donne qualcosa di superfluo e nocivo al loro naturale ammaestramento”, d’altro canto “la ragione vuole che le donne contino le uova nel cortile e non le stelle nel firmamento”.

Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, si raggiunge l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa - causa una passata depressione – la Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che… “il maschio è una femmina più perfetta”.

La decima edizione della stagione di prosa, Sipario Blu, tradizione e innovazione, è organizzata dal Teatrino dei Fondi, con la direzione artistica di Enrico Falaschi, con il sostegno del Comune di Fucecchio, della Regione Toscana e del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Firenze, della Fondazione CR Firenze e di Unicoop Firenze.”

Fonte: Ufficio Stampa



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