Novità sugli obblighi di svuotamento completo delle piscine

Via libera della giunta regionale alla proposta di legge per la modifica della norma in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine private ad uso pubblico, ossia piscine di alberghi, campeggi, villaggi turistici o agriturismi, che se la proposta diventerà legge potranno in precisi casi essere svuotate ogni tre anni e non più obbligatoriamente ogni anno. Un’innovazione necessaria alla luce degli effetti del cambiamento climatico e ai sempre più frequenti periodi di siccità, che impongono di salvaguardare il più possibile la risorsa idrica, nonché tenuto conto dei progressi tecnologici che negli anni si sono succeduti e che oggi permettono un monitoraggio costante dei livelli igienici e sanitari delle acque delle piscine.

L’attuale disposizione del 2006 prevede l’obbligo di svuotare completamente le vasche una volta all’anno. La nuova norma, proposta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, tiene invece conto dell’evoluzione dei fattori ambientali e tecnologici e introduce la possibilità di derogare all’obbligo dello svuotamento completo annuale, qualora nell’ambito delle attività di autocontrollo che svolgono le imprese sia assicurato il rispetto dei parametri a garanzia dell’igiene delle piscine e della sicurezza per la salute degli utenti.

Per attestare la sicurezza delle acque sarà sufficiente dimostrare che gli esiti delle analisi, che dovranno essere effettuale almeno quindici giorni prima dell’apertura della piscina, rispondano ai parametri previsti dal regolamento regionale. Tuttavia le vasche dovranno comunque essere completamente svuotate almeno una volta ogni tre anni.

Dopo l’approvazione della giunta, ora spetta al Consiglio Regionale esaminare la proposta e dare il via libera alla modifica.

“I cambiamenti climatici ci impongono un uso sempre più attento, razionale e sostenibile dell’acqua – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -  Così abbiamo deciso una deroga all’obbligo di svuotamento delle piscine, senza alcun rischio per la sicurezza di chi le frequenta”.

“Abbiamo aggionato la norma nel rispetto dell’accordo tra Stato e Regioni del 2003 – aggiunge l’assessore Bezzini -, che aveva sì definito importanti obblighi di carattere igienico-sanitari ma aveva comunque anche previsto la possibilità, per la Regioni, di specifiche modalità applicative. Autocontrollo e analisi periodiche consentiranno di tenere sotto controllo il livello igienico delle acque delle piscine, con benefici per l’ambiente e le imprese ma con lo stesso livello di garanzia igienico sanitaria per gli utenti”.

“La nuova norma si tradurrà in una semplificazione per gli agriturismi e per tante altre strutture ricettive, evitando sprechi di acqua in una regione che ha l’orgoglio di fregiarsi di un’agricoltura attenta alla sostenibilità ambientale e che ha sofferto negli ultimi anni di problemi di siccità” sottolinea la vice presidente della Toscana ed assessora all’agricoltura Stefania Saccardi.

Coldiretti: "Scelta di buonsenso"

“Le piscine degli agriturismi non dovranno più essere svuotate ogni anno: è una scelta di buonsenso quella proposta dalla Giunta Regionale, che evita lo spreco di una risorsa preziosissima, abbatterà i costi, semplificherà la gestione e libererà le aziende agricole da una normativa che non fa distinzione alcuna tra grandi e piccoli impianti e dal loro effettivo utilizzo”: a dirlo sono Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi in riferimento alla proposta di modifica di legge approvata dalla giunta della Regione Toscana che ora è attesa in Consiglio Regionale. Coldiretti e Terranostra considerano “datata” la normativa del 2006 frutto dell’accordo tra Stato e Regioni che prevede lo svuotamento delle piscine ogni anno indifferentemente dalla qualità dell’acqua.

“L’acqua rappresenta una risorsa vulnerabile ma, nel contempo, limitata e, in quanto tale, occorre preservarla e tutelarla  anche  tramite l’adozione di misure ed interventi cosiddetti responsabili e finalizzati al rispetto dell’ambiente. E’ una proposta modifica molto positiva partita da una precisa richiesta di tutte le organizzazioni di categoria del settore turismo che hanno saputo interloquire in maniera costruttiva con le istituzioni e che aggiorna una dispositivo normativo che non tiene conto del mutato contesto climatico e dei passi in avanti della tecnologia nel monitoraggio puntuale dell’acqua e delle sue caratteristiche. – spiegano Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana - La normativa oggi vigente ci obbliga a svuotare le piscine nonostante le caratteristiche dell’acqua rispettino i parametri chimico fisici e microbiologici previsti dalla normativa. Non è solo uno spreco di risorsa fondamentale, ma anche economico per le aziende e per la collettività. L’obbligo di analisi per monitorare l’igiene e la sicurezza dell’acqua determinerà il parametro per cui le piscine dovranno essere svuotate se necessario anche prima dei tre anni, qualora venissero meno i requisiti previsti dalla normativa. È un bel passo avanti per cui ringraziamo la vice presidente Stefania Saccardi e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini”.

Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana hanno stimato un abbattimento dei costi di gestione delle piscine derivanti dallo svuotamento e dallo smaltimento tra i mille ed i cinque mila euro nell’arco dei tre anni.

Scaramelli (IV): "Bene la semplificazione"

“Bene la semplificazione e l'adeguamento al cambiamento climatico sull'acqua delle piscine private ad uso pubblico, ovvero le piscine di alberghi, campeggi, villaggi turistici e agriturismi. Pieno sostegno di Italia Viva alla proposta di legge che prevede lo svuotamento delle piscine ogni tre anni e non più obbligatoriamente ogni anno”.

A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e capogruppo di Italia Viva, sulla proposta di legge della giunta per la modifica della norma in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine private ad uso pubblico. Oggi all’ordine del giorno del Consiglio regionale c’è l’Informativa sul Piano di Tutela delle Acque della Toscana - PTA (art. 121 del D. Lgs 152/2006).

“I cambiamenti climatici e la considerazione dell'acqua come bene prezioso da usare con attenzione, razionalità e seguendo il principio della sostenibilità ci ha portato oggi a depositare - spiega Scaramelli - anche la proposta di risoluzione, di cui sono primo firmatario, sul Piano di tutela delle acque della Toscana. Con questo atto chiediamo alla Giunta di sostenere la realizzazione di impianti di desalinizzazione per assicurare resilienza idrica ai territori più esposti all’aumento delle temperature e alla riduzione delle precipitazioni. Ma anche di implementare il numero di invasi idrici, sia privati che pubblici, dislocati su tutto il territorio regionale comprese le aree interne, in modo da garantire un continuo approvvigionamento delle acque in termini di uso agricolo e di riserva per i cittadini privati. La Toscana può fare economia circolare anche con questa risorsa, l'acqua. Per farlo serve favorire - conclude Scaramelli - il processo di semplificazione del quadro normativo in materia di urbanistica e opere pubbliche al fine di azzerare la burocrazia per la celere ed efficace realizzazione degli interventi definiti nel Piano di tutela delle acque della Toscana”.

Confagricoltura: "Soddisfatti"

“Siamo soddisfatti della decisione della Regione Toscana, come Confagricoltura Toscana da anni siamo in prima linea per chiedere una deroga sullo svuotamento delle piscine. Il risparmio idrico è fondamentale, soprattutto in periodi di siccità”.

A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando l’approvazione della giunta regionale sulla proposta di legge che vede la possibilità di svuotamento ogni 3 anni, e non più ogni anno, per le piscine private ad uso pubblico (come quelle di agriturismi, campeggi, alberghi etc.).

“Non è necessario da un punto di vista igienico che le piscine vengano svuotate ogni anno prima della stagione, vale per i nuovi agriturismi, così come per quelli vecchi. I proprietari dovranno sottoporre le analisi dell’acqua 15 giorni prima dell’apertura per chiedere la deroga. È necessario per salvaguardare l’ambiente e gli ospiti” ha concluso Neri.

“C’è da sottolineare che tenere l’acqua pulita nelle piscine è anche e soprattutto di interesse per le imprese agrituristiche – interviene Fabiola Materozzi di Agriturist Toscana – Al giorno d’oggi non possiamo però ignorare la questione ambientale, svuotare le piscine ogni anno anche se rispettano i perfettamente i valori igienico-sanitari sono uno spreco idrico impressionante”.

“C’è da ringraziare la giunta regionale, che ha accolto le richieste delle associazioni come Confagricoltura Toscana, e di Agriturist Toscana, che da anni si impegnano per l’approvazione di questa norma” dice Materozzi.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa



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