Un anno dalla morte di Barbara Capovani, il ricordo dei colleghi: "Ha lasciato un vuoto"

È passato un anno dall'aggressione mortale. La cerimonia al reparto Salute mentale, dove Capovani lavorava: "Dolore intenso, il ricordo è sempre molto vivo"


Oggi 21 aprile, ad un anno dalla feroce aggressione che portò alla morte di Barbara Capovani, i colleghi e gli amici più cari hanno voluto ricordare la dottoressa. Un minuto di silenzio e la deposizione di un mazzo di fiori è stata la breve cerimonia che si è svolta all’SPDC di Pisa, intitolato alla psichiatra nel novembre scorso.

Simona Elmi, collaboratrice e amica di Barbara, a nome di tutti, ha rievocato quel giorno e ha sottolineato come il vuoto che ha lasciato con la sua scomparsa nei pazienti, nei colleghi e in tutta la comunità sanitaria non solo pisana, non potrà essere colmato se non attraverso il ricordo e la continuazione dei molti progetti che aveva messo in campo.

“Oggi è trascorso un anno da quel giorno maledetto dell’aggressione dell’amica e collega Barbara. In questa giornata ci siamo voluti incontrare con le persone a lei più care per colmare almeno in parte la tristezza di questo giorno che ci ha accompagnato per un anno intero. Oggi il dolore è più intenso perché il ricordo è sempre molto vivo”.

A rappresentare la ASL Toscana nord ovest Laura Guerrini, direttrice dei servizi sociali, Cristina Laddaga, direttrice della Società della Salute e Angelo Cerù, direttore del dipartimento Salute Mentale e tutti i colleghi e amici.

Fonte: Usl Toscana nord ovest - Ufficio stampa



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