All’ospedale Santa Maria Annunziata nasce una nuova Struttura Organizzativa Dipartimentale (SOSD) dedicata alla diagnosi e al trattamento dei tumori del retto extraperitoneale e della pelvi, diretta dal chirurgo Gian Matteo Paroli. Parte del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche della Asl Toscana Centro, la struttura rende l’ospedale un Hub di riferimento per questa patologia oncologica rara e complessa, migliorando la qualità delle cure.
Grazie a un dipartimento oncologico, una radioterapia avanzata, tecnologie moderne e sale operatorie integrate, l’ospedale gestisce casi complessi provenienti dal territorio fiorentino e dagli ospedali Spoke di Empoli, Firenze e Borgo San Lorenzo. Questo modello segue la strategia di centralizzazione della Asl, già adottata per le patologie metastatiche del fegato e pancreatiche.
Il nuovo direttore del SOSD
Gian Matteo Paroli, 49 anni, laureato e specializzato in Medicina e Chirurgia a Firenze, ha iniziato la sua formazione chirurgica sotto la guida del Prof. F. Tonelli e del dott. P. Fabbrucci. Ha proseguito autonomamente presso l’UOC di Chirurgia Generale di Tione di Trento, diretta dal dott. U. Papa, dedicandosi a laparoscopia e proctologia. Dal 2011 ha perfezionato le sue competenze in chirurgia laparoscopica oncologica presso l’UOC di Chirurgia Generale dell’ospedale del Ceppo, poi San Jacopo di Pistoia, sotto la direzione del dott. S. Giannessi.
“Questa centralizzazione – spiega Paroli, - permetterà di dare qualità al servizio sia dal punto di vista diagnostico sia terapeutico chirurgico. A differenza del tumore del colon, quello del retto extraperitoneale ha percentuali più basse di incidenza. Per questo è opportuno mettere insieme questi casi per costruire qualità per i pazienti con questa patologia”.
Il carcinoma del retto extraperitoneale
Il carcinoma del retto extraperitoneale, a differenza dei tumori del grosso intestino in generale, richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge specialisti come endoscopisti, chirurghi, radiologi, radioterapisti, oncologi, anatomopatologi e proctologi. La collaborazione tra queste figure è fondamentale per garantire una gestione ottimale del percorso di cura del paziente, sfruttando le nuove opportunità terapeutiche e gli algoritmi decisionali recentemente introdotti nella pratica clinica.
Fonte: Ausl Toscana Centro
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