"Nel giorno della memoria non dimentichiamoci dei deportati politici": l'appello di ANED Firenze

Alle vittime della Shoah e della deportazione è dedicato il 'Giorno della memoria', istituito con legge dello Stato nel 2000, 'in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti'.

L’intento del legislatore è onorare tutte le vittime della deportazione e dell’internamento nei lager nazisti: infatti, in Italia le deportazioni ebbero inizio nell’autunno del 1943 e terminarono nella primavera del 1945. Dopo la trasformazione della Germania, da paese amico a nemico-occupante, il nuovo governo della Repubblica Sociale Italiana decretò l’arresto di tutti gli ebrei, circa 8.000 finirono nei campi di sterminio, e prevalentemente ad Auschwitz. Bambini, anziani, inabili direttamente nelle camere a gas. I restanti furono selezionati per il 'lavoro schiavo', come i deportati politici, questi ultimi inviati nei lager controllati dalle SS (i peggiori nell’universo concentrazionario).

Le persone deportate 'per motivi politici' dall’Italia furono circa 34.000: moltissimi operai, intellettuali, artigiani antifascisti toscani finirono nei lager austriaci di Mauthausen, Ebensee e Gusen, nonché al campo di Dachau, aperto da Hitler nel 1933, per essere rieducati.

Non solo, numerosi furono i rom e i sinti sterminati dal regime nazifascista; così come i testimoni di Geova, o gli omosessuali e i disabili. Quest’ultimi uccisi nei così detti centri di eutanasia, come il Castello di Hartheim, perché definite 'vite non degne di essere vissute'.

Soprattutto nel Giorno della memoria, pertanto, occorre chiedersi perché l’Italia repubblicana abbia deciso di far cadere nel dimenticatoio gran parte dei suoi deportati. Probabilmente perché il nostro Paese, nonostante il prezzo altissimo pagato con le deportazioni, collaborò con la Germania nazista condividendone le peggiori scelte che portarono all’uccisione di milioni di persone.

Il Consiglio direttivo della Sezione fiorentina dell’ANED-Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti, riunitosi sabato scorso, rivolge un appello alle Istituzioni affinché nell’anno dell’ottantesimo anniversario della liberazione dei lager non si dimentichi il coraggio e lo spirito antifascista di coloro che si opposero – anche scioperando – alle politiche violente e oppressive del regime totalitario.

Fonte: Ufficio Stampa - ANED Sezione Firenze

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