Uccise vicino dopo assalto con ruspa, l'accusa 'contraddice' la sua versione. Fiaccolata a sostegno imputato

Dopo una lite, sparò uccidendo il vicino di casa che lo avrebbe assaltato con la ruspa. Il caso di Sandro Mugnai, artigiano di Arezzo rinviato a giudizio per omicidio, sarà al centro di un incontro sulla legittima difesa e di una fiaccolata di sostegno.

Sandro Mugnai, artigiano 55enne di Arezzo, rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio per la morte del vicino Gezim Dodoli. Secondo la ricostruzione del giudice per l’udienza preliminare, il dramma si sarebbe consumato quando Dodoli, alla guida di un escavatore, avrebbe schiacciato sei automobili parcheggiate davanti all’abitazione di Mugnai. Quest’ultimo avrebbe esploso tre colpi di pistola contro il mezzo, spingendo, secondo il giudice, Dodoli a dirigere la ruspa contro la casa dell’imputato e a colpirla con la benna. A quel punto, Mugnai avrebbe sparato altri cinque colpi, quattro dei quali colpirono la vittima. Questa ricostruzione, tuttavia, si discosta nettamente dalla versione fornita dalla difesa.

Il caso sarà al centro di un incontro sulla legittima difesa, in programma il 7 febbraio presso il palazzo comunale di Arezzo, a cui parteciperà anche Gianni Tonelli, responsabile del dipartimento sicurezza e immigrazione della Lega. Nel pomeriggio, alle 18, amici e vicini di Mugnai, con il supporto del parroco di San Polo, don Natale Gabrielli, organizzeranno una fiaccolata che partirà dal palazzo comunale per concludersi in piazza San Francesco, dove si terranno interventi aperti al pubblico.

Notizie correlate



Tutte le notizie di Arezzo

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina