
Il lavoro rappresenta uno strumento fondamentale per il reinserimento sociale dei detenuti, riducendo il rischio di recidiva e restituendo dignità a chi ha scontato una pena. I detenuti che partecipano ad attività lavorative hanno una probabilità di ricaduta del 2%, molto inferiore rispetto al 68% di coloro che non sono coinvolti in attività lavorative o formative.
In Toscana, grazie alla Legge Smuraglia e all’impegno di associazioni come Seconda Chance, sempre più imprese stanno accogliendo detenuti nei propri organici, contribuendo a un cambiamento reale e positivo. Un esempio concreto arriva dalla Piacenti Spa di Prato, che ha scelto di offrire un’opportunità di riscatto a chi ha scontato una pena, dimostrando come il lavoro possa trasformare vite e favorire la sicurezza collettiva.
A questo link il dossier di Cesvot per scoprire dati, testimonianze e il ruolo chiave delle aziende in questo percorso di inclusione sociale.
Fonte: Cesvot
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