
Sabato 1 e domenica 2 febbraio sono stati due giorni importanti per tutta Slow Food Toscana, che ha riunito i suoi Stati Generali a San Miniato, grazie all’ospitalità della Fondazione Istituto Santa Chiara e con la regia della Condotta Slow Food San Miniato.
Una due giorni dove al centro ci sono stati – e non poteva essere diversamente – sviluppo e territorio, filiera corta e sostenibilità, sempre nell’ottica di costruire un’alternativa possibile per il futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione.
Ma cosa è emerso? Il lavoro di Slow Food nel promuovere un’agricoltura che punti sulla qualità più che sulla quantità è attualissimo; senza dimenticare che parallelamente a tutti va garantita l’accessibilità a prodotti sicuri e sani, perché la sicurezza alimentare non è solo una questione economica ma anche di salute. Ne deriva che chi coltiva con tecniche rispettose da una parte protegge chi lavora ma anche chi quel prodotto finale lo consuma. Contestualmente da rimarcare l’importanza di filiere corte e sostenibilità, due aspetti che sono imprescindibili per la valorizzazione dei prodotti locali e il rispetto dell’ecosistema, oltre che del lavoro agricolo in quanto fonte dello sviluppo di un territorio. La sfida all’orizzonte è quella di trovare soluzioni che mettano insieme tutti questi fattori.
Nella giornata di sabato, inoltre, l’assemblea ha visto l’intervento del presidente di Regione Toscana Eugenio Giani, oltre che del sindaco di San Miniato Simone Giglioli e del presidente del consiglio comunale Matteo Betti. Poi si è entrati nel merito con gli interventi di: Gianluca Brunori, Professore Ordinario Università di Pisa, PAGE Group; Susanna Cenni, Presidente ANCI Toscana, Sindaca di Poggibonsi; Silvio Franceschelli, Senatore della Repubblica Italiana, Sindaco di Montalcino; Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio; Annalisa Corrado, Deputata Parlamento Europeo, seguita da gruppi di lavoro tematici coordinati dall’Università di Pisa – Gruppo Pisa Agriculture Economics e dal Laboratorio di Studi Rurali Sismondi. A concludere la prima giornata la cena conviviale (a cura dei Cuochi dell’Alleanza Toscani) ospiti della Condotta di San Miniato, del Mercato della Terra di San Miniato e del Comune di San Miniato. Domenica, invece, i lavori sono andati avanti a cura di PAGE-UNIPI e Laboratorio di Studi Rurali Sismondi. A concludere prima del pranzo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia.
Domenica inoltre si è tenuto un Mercato straordinario della terra al Santa Chiara, insieme al Mercatale di San Miniato e al Mercato della Terra del Casentino. Dopo pranzo i convegnisti hanno Si ringraziano per il supporto e la possibilità di realizzare queste giornate Slow Food San Miniato, Mercato della Terra di San Miniato, Comune di San Miniato, Fondazione Santa Chiara, Fondazione San Miniato Promozione, Cuochi dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food Toscana, Gruppo PAGE – Università di Pisa, Laboratorio di Studi Rurali Sismondi.
Fonte: Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro