
Il 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, ci uniamo nel commemorare i Martiri delle Foibe e gli esuli giuliano-dalmati. Una tragedia che ha colpito migliaia di italiani, costretti a subire violenze, persecuzioni e l’abbandono forzato della propria terra, solo per la loro identità italiana.
Questa giornata non è solo un tributo alla memoria, ma un'occasione per ribadire un principio fondamentale: tutte le vittime delle dittature e della violenza politica meritano rispetto e giustizia, senza distinzioni. Il riconoscimento del dolore di chi ha perso la vita o è stato costretto all’esilio non deve essere condizionato da appartenenze ideologiche.
"Purtroppo, ancora oggi, esiste una memoria a due velocità, dove alcune tragedie vengono unanimemente riconosciute e altre, come quella delle foibe, faticano a trovare il rispetto che meritano", dichiara Gabriele Chiavacci, Vice Presidente della Commissione Ambiente e Territorio e Vice Capogruppo del Centrodestra per Empoli. "Ricordare significa rendere giustizia alla storia e a chi l’ha vissuta sulla propria pelle".
Sulla stessa linea Andrea Poggianti Vice Presidente del Consiglio comunale di Empoli e Capogruppo del "Centrodestra per Empoli", aggiunge: "Il Giorno del Ricordo è un monito per tutti: quando l’ideologia cancella il valore della vita umana, le conseguenze sono sempre drammatiche. Dobbiamo trasmettere questa consapevolezza alle nuove generazioni, affinché simili orrori non si ripetano".
Il rispetto per le vittime e la verità storica non appartengono a una parte politica, ma alla coscienza collettiva di un Paese maturo e democratico. Solo attraverso una memoria condivisa, capace di riconoscere tutte le sofferenze del passato, possiamo costruire un futuro basato sulla consapevolezza e sul rispetto reciproco. Per questo motivo chiederemo il rispetto di almeno un minuto di silenzio all'inizio dei lavori del prossimo Consiglio comunale di Empoli del 20 febbraio 2025.
Fonte: Gruppo consiliare "Centro Destra per Empoli"
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