
Tramontato il periodo di luci e addobbi il cuore dell’inverno lascia spazio ad un piccolo resoconto sul 2024 dei commercianti di Empoli. E domandando com’è andato l’anno passato alle vetrine del “giro” emerge un quadro positivo, anche in riferimento al bilancio dell'evento “Empoli Città del Natale”, anche se non manca qualche critica e qualche ombra sul futuro del commercio empolese.
Oltre 15 chiusure. Confesercenti: "Necessarie regolamentazioni eque"
Diciasette è il numero delle vetrine chiuse e dismesse che possiamo 'contare' facendo semplicemente un giro a piedi per il centro di Empoli. Fondi commerciali svuotati e senza nessuna merce esposta al loro interno. Un'assenza pesante ma silenziosa che impoverisce l'offerta e l'attrattività di un centro storico che fino a qualche settimana fa vedeva le sue strade riempirsi di visitatori, grazie all'evento della Città del Natale. È chiaro che la chiusura di un negozio non significhi necessariamente un fondo sfitto, ma anche nuovi negozi e nuove opportunità per il centro, ma è altrettanto vero che non si conoscono i motivi delle chiusure: potrebbero essere tanto scelte personali o di nuovi investimenti altrove da parte dei commercianti quanto problematiche di sostenibilità economica.
La via più colpita è Via Ridolfi con 7 negozi 'fantasma', seguita da Via Giuseppe del Papa con ben 4 negozi chiusi, in Piazza del Popolo ne possiamo contare ben 3, con il Conad ex Marzi e Fulignati come esempio più palese. Anche Piazza della Vittoria interessata, dalla chiusura della vetrina di Bloom.
"Quando una vetrina si spegne, si spegne una parte del Centro Storico, è questo fa dispiacere. - ci confida un commerciante - La differenza la facciamo tutti insieme, è normale che ci possa essere un negozio che brilli di più rispetto a gli altri, ma non è solo quello, perché quando siamo tutti insieme è meglio".
Il tema delle chiusure dei negozi ha varie cause possibili e altrettante spiegazioni, ma come spiega Gianluca D'Alessio: "Il tema non può essere solo ristretto ad un momento particolare, è necessario fare una riflessione in maniera molto più ampia. È molto complicato per un'attività imprenditoriale del commercio tradizionale, riuscire ad avere utili interessanti, considerando il livello di tassazione e la mancanza di regole e di tutele. Non ci sono licenze ne contingentamenti e c'è un regime di costi, che messi in relazione al competitor più grande che oggi è l'online, in cui c'è un tassazione pari a zero rispetto ai profitti, non c'è una lotta ad armi pari. Sono necessarie delle regolamentazioni eque nel mondo del commercio per il mercato online. L'acquisto online è diventato una cosa quotidiana, ma è una falsa convenienza".
Ma resta da parte di Confesercenti una fiducia assoluta verso i commerciati ed il Centro Storico: "Fortunatamente a Empoli c'è sempre stato un turnover importante. Ma per mantenere questo trend sono necessarie iniziative ed eventi, capaci di mantenere dei flussi a livello turistico buoni. Empoli mantiene un'offerta merceologica di livello regionale, grazie alle all'ottima qualità dell'offerta e della buona professionalità dei commercianti. Il nostro centro è attrattivo e dinamico; l'importante è continuare ad investire in eventi sviluppando l'ambito turistico ricettivo, il nuovo bacino in cui investire. Dobbiamo continuare su questa linea, senza mollare un secondo garantendo al tempo stesso un centro decoroso ed un polo sicuro."
Empoli città del Natale: "Evento positivo: +20-30%", ma per alcuni "meno incassi nel 2024"
"Empoli Città del Natale" è stato negli anni anche un successo commerciale, permettendo ai negozi del centro di incrementare i propri incassi grazie al forte afflusso di persone in centro. Così è stato anche quest'anno: per Martina Grosso della Libreria Nessun Dove, " Empoli Città del Natale è un evento che a livello di fatturato è molto buono per le attività commerciali, il lavoro che viene fatto dall'Amministrazione è tanto e ogni anno ci sono nuovi allestimenti e attrazioni". Dello stesso parere anche Mirko Dimona di Icon Store: "Empoli città del Natale si conferma come tutti gli anni un ottimo periodo per cui riempire le casse, oltre che un momento di felicità per tutti i cittadini. È un periodo dell'anno che a ogni realtà serve, a livello di economico abbiamo ottenuto il 30% del fatturato annuo. Fa piacere e serve, una cosa positiva ed una riconferma della sua efficacia".
Secondo una stima della Confesercenti il ricavo per il mese di dicembre ha riscontrato effettivamente un aumento positivo del fatturato del 20-30%. Per quanto riguarda le presenze Confesercenti non dà una stima precisa, ma parla di "centinaia di migliaia di visitatori" che hanno attraversato le strade del centro cittadino, con un afflusso di turisti provenienti non solo dalla regione Toscana, ma anche da fuori. Dati positivi per la città, che, spiegano da Confesercenti, ha visto tra l'altro il triplicarsi delle attività dei tour operator, che partendo dalle regioni del centro-sud hanno deciso di passare un weekend ad Empoli.
Non per tutti però il Natale empolese ha portato i regali sperati: "Ho visto che l'amministrazione si è impegnata ed ho visto che c'era molto movimento anche di persone che venivano da fuori regione - afferma Willy di Daniela Calzature in via del Giglio, che continua - La rendita e gli incassi però sono stati inferiori all'anno 2023, i mercatini di natale dovrebbero rimanere aperti anche durante la settimana, e non solo il weekend, darebbe più vita al centro storico". Sulla stessa linea il negozio Sweet Rock di Melania Lavanzino, che afferma di aver visto una 'Empoli Città del Natale "molto carina, anche se gli incassi hanno cavalcato un po' l'onda dei mesi precedenti, il 2024 in generale è stato un anno particolare. Non abbiamo assistito ad un boom nel periodo natalizio a livello commerciale e di incassi, ma tutto sommato è stata una bella esperienza che è stata apprezzata anche da fuori regione".
"Abbiamo aperto il nostro ristorante cinque anni fa, per noi 'Empoli città del Natale' - commenta un ristoratore - ha sempre portato grandi soddisfazioni. Quest'anno però abbiamo visto meno gente rispetto agli anni passati, forse dato anche dal fatto che le attrazioni sono sempre le stesse. Abbiamo avuto fortunatamente un buon numero di clienti, ma non abbiamo avuto questo surplus commerciale che ci si aspettava".
Alcune voci critiche arrivano in particolare dalle zone più 'periferiche' del centro, che lamentano un trattamento diverso rispetto ai negozi del 'Centro'.
"Empoli Città del Natale è organizzata molto bene, ma è concentrata solo nella via principale - dichiara Federica Damiani del negozio di abbigliamento Refea Boutique, in Via Ridolfi - ci sentiamo emarginate rispetto al 'Centro', a parte pochi addobbi qui era tutto morto, la festa finiva all'incrocio tra via Ridolfi e via Salvagnoli. Ci hanno detto che se non contribuivamo, il prossimo anno non ci avrebbero messo nessuna illuminazione natalizia nella nostra via, ma ci siamo rifiutate. Quest'anno avevamo solo 3 illuminazioni e due installazioni, ma nessuna di questa era vicino al nostro negozio e lo valorizzava".
Manca il Luglio Empolese
A pesare però sul bilancio annuale del Centro di Empoli è stata l'assenza dei vari eventi in programma per il 'Luglio Empolese', "non c'è stata tanta chiarezza e il cambio di amministrazione ha rallentato la burocrazia, deve essere un evento da supportare" afferma un commerciante.
"Ad Empoli per un commerciante i mesi più importanti sono dicembre e luglio, mesi in cui ci sono grandi eventi che attraggono molte persone - afferma Federica Damiani di Refea Boutique - gli anni passati durante il periodo di luglio, lavoravo in negozio anche fino all'una di notte, quest'anno a causa della mancata realizzazione dell'evento, il mese di luglio è stato purtroppo un mese come gli altri".
Resta il problema sicurezza
Il tema forte che però preoccupa i negozianti del Centro Storico, oltre a quello economico è quello del degrado e della sicurezza. "A livello di sicurezza la situazione non è delle più rosee, l'amministrazione ascolta i commercianti e gli va incontro ma credo che il lavoro da fare sia ancora tanto. - dichiara Martina Grosso - Ultimamente uscire di sera da sola, dopo lavoro, mi crea un po’ di timore. Abbiamo subito degli episodi di furto, ci hanno rubato anche l'allestimento esterno".
"Il discorso sicurezza è da rivedere, so che ci sono delle iniziative che sono state avviate - afferma Mirco Divona - e so che l'amministrazione sta facendo tanto per le imprese intensificando i controlli. Però ci sono tante cose ancora da rivedere e si percepisce un certo degrado".
"Abbiamo visto una differenza significativa a livello di sicurezza con la nuova amministrazione, - afferma un ristoratore - ma comunque quando esci da lavoro la sera, le strade sono deserte anche se c'è una maggiore presenza delle forze dell'ordine, molte persone hanno comunque paura ad uscire".
Antonio Lanzo
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