
"Quello che sta succedendo ai lavoratori della Navico di Montespertoli è inaccettabile: si tratta di un’impresa storica del territorio con competenze decennali e con fatturati in attivo la cui proprietà ha deciso, unilateralmente e via mail, di licenziare tutti e spostare la produzione in Messico. Il sindaco è intervenuto tempestivamente impedendo con una ordinanza l’avvicinamento dei mezzi pesanti allo stabilimento ma ora occorre agire con rapidità per scongiurare la chiusura della fabbrica", così in un post sui social network il segretario regionale del PD e deputato Emiliano Fossi.
Fossi, con il senatore Dario Parrini, hanno presentato nei giorni scorsi due interrogazioni, rispettivamente alla Camera e al Senato. Oggi si è tenuta alla Camera la seduta della commissione Lavoro in cui se ne è discusso e il Governo ha avuto modo di esprimersi sulla vicenda. Una risposta che Fossi ritiene però insoddisfacente: "A stupire è, ancora una volta, l’atteggiamento del Governo che rimane impassibile di fronte alle continue delocalizzazioni selvagge che interessano il Paese. Rispondendo alla mia interrogazione su questa vertenza il Ministero del Lavoro non ha infatti annunciato alcuna iniziativa o avanzato proposte per salvare i livelli occupazionali coinvolti. Il Governo Meloni è patriota soltanto a parole: ormai le multinazionali, come dimostrato recentemente anche dal caso Beko, chiudono le fabbriche senza alcun ostacolo e trasferiscono le produzioni all’estero solo per fare cassa. Serve una risposta ferma da parte delle istituzioni per bloccare questa macelleria sociale e dare reale dignità al lavoro: va aperto subito un tavolo di crisi governativo su Navico e inasprite le norme sulle delocalizzazioni".
Il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini ha ringraziato il segretario Fossi "per la sua attenzione verso i lavoratori della Navico di Montespertoli. Il suo intervento alla Camera ha dato voce a una battaglia che non riguarda solo i dipendenti di questa azienda, ma il futuro del tessuto produttivo toscano. La risposta del governo è inaccettabile: nessun impegno concreto, solo parole. Ci uniamo alla richiesta di apertura di un tavolo di crisi governativo. Montespertoli non intende accettare passivamente questa ingiustizia".
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