
La Toscana ha pagato un prezzo altissimo per riconquistare la libertà negata dal totalitarismo; tuttavia, l'Italia non ha mai avviato un vero processo di defascistizzazione, tant'è che dopo ottant'anni si cerca di equiparare il nazifascismo con il comunismo e si resta impavidi di fronte ai saluti romani, nonché alle svastiche che riemergono frequentemente nella società.
Il nostro Paese, purtroppo, non riesce a condannare una volta per tutte il regime fascista; anzi spesso si prova a sminuire le gravi responsabilità della Repubblica Sociale Italiana per giustificare e mantenere vivo quel collegamento che alcuni esponenti politici attuali non riescono a recidere con gli eredi di Salò.
Pertanto, alle nuove generazioni bisogna ricordare l'impegno solidale e antifascista dei giovani combattenti: ben 530 ragazzi sono partiti da questa città per salire sugli Appennini della Toscana e dell'Emilia Romagna, diventando membri effettivi del Corpo volontari per la Libertà, nonostante Empoli fosse già stata liberata l'anno precedente. L'impegno dei valorosi concittadini sia di esempio per tutti noi.
Lorenzo Tombelli, presidente ANED sez. Firenze e Roberto Bagnoli, presidente ANED sez. Empolese-Valdelsa
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