Corteo pro Palestina con lancio di fuochi pirotecnici e fumogeni a Firenze fino al consolato USA

Circa cento persone hanno manifestato a Firenze, raggiungendo il consolato americano e gridando "Usa terrorist" in riferimento alla situazione a Gaza e in Cisgiordania.

Il corteo, con l'accompagnamento delle forze dell'ordine, ha attraversato alcune vie del centro, tra cui via Indipendenza, via Nazionale, piazza della Stazione e i lungarni, con l'accensione di fumogeni in diversi momenti.

Durante il tragitto, i manifestanti si sono fermati davanti a un negozio Carrefour, accusato dai movimenti filopalestinesi di avere legami con aziende israeliane, dove hanno acceso numerosi fumogeni e lanciato vernice contro l'entrata, costringendo clienti e personale a rimanere all'interno.

Una volta giunti di fronte al consolato Usa, i manifestanti hanno intonato slogan come "Palestina libera" e criticato i presidenti Biden e Trump. L'iniziativa, promossa dai Giovani Palestinesi a Firenze, ha visto l'utilizzo di fuochi pirotecnici che hanno illuminato brevemente l'area antistante il consolato. I manifestanti, rimasti sul posto per circa tre quarti d'ora, hanno esposto bandiere della Palestina e si sono mantenuti a distanza dalla sede diplomatica, con un cordone di poliziotti a separarli.

Durante la manifestazione, sono state espresse accuse di sionismo, genocidio e oppressione contro Israele e gli Stati Uniti, considerati il principale alleato di Israele. È stata inoltre richiesta la liberazione di Georges Abdallah, un attivista marxista filopalestinese detenuto in Francia da 40 anni con accuse di terrorismo, a cui era dedicato uno striscione in testa al corteo. La manifestazione si è conclusa intorno alle 20:30 sul lungarno Vespucci senza incidenti.

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