Pane e olio a mensa per gli alunni morosi, dalla Regione: "No a pranzi diversificati"

Il servizio di refezione scolastica del Comune di Montevarchi, che ha visto servire pane e olio ai bambini i cui genitori non erano in pari con il pagamento delle rette, ha portato i consiglieri del gruppo del Partito democratico, primo firmatario il presidente Vincenzo Ceccarelli, a presentare una mozione che è stata approvata dall’Aula con 21 voti favorevoli. Come spiegato da Ceccarelli, “intendiamo impegnare la Giunta regionale non solo a sollecitare l’amministrazione comunale a riconsiderare il proprio regolamento, così da garantire a tutti i bambini pasti completi, ma anche a promuovere una iniziativa di confronto con le amministrazioni comunali della Toscana, per individuare modelli di gestione che garantiscano l’universalità del servizio, evitando ogni forma di esclusione o emarginazione sociale”.

“E’ doveroso esprimersi su questa vicenda – ha sottolineato la consigliera Lucia De Robertis (Pd) – poiché siamo di fronte ad un episodio che fa accapponare la pelle; come istituzione dobbiamo indignarci per un atto così discriminatorio e vessatorio verso bambini che non hanno alcuna colpa”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Irene Galletti (M5S) che, condividendo il contenuto della mozione e sottoscrivendola, è partita da due distinte responsabilità, i genitori da un lato e la scuola dall’altra, con una Giunta comunale che si è trovata a dover far fronte a 85 mila euro di mancati introiti. Una cifra sulla quale dovrebbe essere fatta una approfondita ricognizione, “ma senza umiliare i piccoli e interferire nella loro convivialità”.

Elisa Tozzi (FdI) ha ricordato invece che come Assemblea legislativa “sarebbe opportuno affrontare nel suo complesso il tema delle mense scolastiche, facendo riferimento all’episodio dei 246 intossicati per sospetta salmonella”. Da qui la richiesta di rinviare in commissione la mozione, così da affrontare la tematica ad ampio spettro.

“Su questo atto in discussione non si può prendere il pallone e gettarlo in tribuna”. Questo il senso dell’intervento di Cristiano Benucci (Pd), che ha spiegato che “siamo di fronte ad un regolamento comunale da rivedere al più presto e non alle responsabilità di una ditta”. “I bambini non possono essere umiliati – ha concluso – ed è giusto che il Consiglio regionale prenda posizione su un atto così grave”.

“Compito primario delle istituzioni è combattere ogni tipo di disuguaglianza tra i cittadini – ha sottolineato Cristina Giachi (Pd) – e questa triste vicenda ci dimostra un atteggiamento di una leggerezza inaudita nell’interpretare il proprio ruolo”. Secondo la consigliera “occorre combattere il senso di una operazione, dovuta a chi interpreta la propria funzione con fare dirigista e autoritario; al contrario, come Assemblea legislativa dobbiamo inviare il messaggio esattamente opposto: invitare a trovare tutte le soluzioni possibili per garantire trattamenti di eguaglianza.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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