Piano Strutturale Intercomunale, FI: "Il nostro parere è negativo"

Il Piano Strutturale Intercomunale, tra i cinque Comuni in riva d'Arno, è un Piano con quattro anni di ritardo: avviato nel 2018, in forte ritardo, con l’adozione avvenuta alla fine del 2023, essendo già scaduti nel 2019 i termini quinquennali del Regolamento Urbanistico di Empoli e tutt’oggi in vigore con una Variante forzata, sempre del 2019. Ma quello che preoccupa, e che emerge chiaramente, sono le modifiche al dimensionamento e cioè la diminuzione delle superfici destinate a Industriale e Residenziale.

Risalta, nei numeri, l’aumento delle superfici dedicate a Commerciale/Dettaglio, Turistico/Ricettivo e Direzionale in legame col Piano Operativo adottato; questo è ottenuto diminuendo la quota di Industriale/Artigianale in Commerciale all'Ingrosso e diminuendo la quota di Residenziale. Un controsenso! Viviamo in un periodo nel quale mancano le residenze e chiudono i negozi, e in questo scenario il Comune decide di limitare lo sviluppo delle attività produttive e conseguentemente lo sviluppo socio-economico del territorio empolese chiudendo o frenando, anche, alla possibilità di investimenti imprenditoriali provenienti dall'esterno.

Ciò nonostante, occorre sottolinearlo, non possiamo nascondere di apprezzare questo timido e tardivo tentativo di riportare al centro della discussione empolese le attività commerciali, il settore turistico e alcune attività produttive, che portano lavoro, benessere e sono creazione di ricchezza. Dopo anni in cui fare impresa privata da noi era diventata quasi una vergogna, è doloroso vedere che ci sono forze politiche che si oppongono a questa visione di un futuro più concreto, accusando le imprese di consumare suolo e inquinare, senza fare alcun distinguo tra imprese non virtuose e imprese virtuose.

Campinoti sottolinea che chi ha paura della commistione delle aree industriali e delle abitazioni, dimentica che da noi questa commistione c’è sempre stata. Dimentica che in Italia ci sono regole tra le più rigorose d’Europa, e qualsiasi impresa decidesse di aprire un sito produttivo deve sottostare a così tanti livelli di autorizzazione che richiedono mesi, e qualche volta anni, grazie ad una burocrazia ormai fuori controllo che però si dimostra una garanzia per il rispetto ambientale. Senza tener conto del fatto che il territorio è ben monitorato in sottotraccia dagli organi competenti. Nel complesso, pur sottolineando che su alcuni punti del Piano Strutturale abbiamo dato un giudizio positivo, il nostro parere sull’intero impianto del provvedimento rimane negativo anche perché in alcuni passaggi risulta in contrasto con il Piano Operativo e carente su altre questioni qualificanti quali la mancanza del Rapporto Ambientale e dell'approvazione della Conferenza Paesaggistica.

Simone Campinoti Consigliere Comunale Forza Italia
Claudia Ghezzi Segretario Comunale Forza Italia
Alessandra Campagna Vice Segretario Comunale Forza Italia
Nicola Nascosti Responsabile Regionale Forza Italia
Samuele Spini Responsabile Regionale Forza Italia

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