
Ieri sera, lunedì 3 marzo, si è tenuta al circolo Arci San’Andrea di Empoli un’assemblea straordinaria del comitato Assemblea permanente NO KEU per discutere della decisione di Regione Toscana e Commissario unico di non effettuare la bonifica dal Keu sotterrato sotto iltratto empolese della strada SR429.
"Un’assemblea molto partecipata nella quale i cittadini e le cittadine hanno manifestato con forza la contrarietà ad una scelta vergognosa e irrispettosa per chi da quattro anni chiede di poter vivere senza paura e in sicurezza sul proprio territorio", così l'Assemblea permanente in una nota.
"Il motivo per il quale abbiamo convocato questa assemblea - si legge sulla pagina facebook dell'Assemblea poche ore dopo - è che a 4 anni dallo scoppio dello scandalo ci è stato detto chiaro e tondo che Regione Toscana non ha intenzione di bonificare il pezzo della strada 429, sotto il quale sono state interrate 8mila tonnellate di Keu. Con la conferenza stampa di mercoledì 26 febbraio scorso il presidente Giani, l’assessora Monni e il commissario Vadalà hanno affermato che per il sito empolese non è prevista la rimozione del materiale pericoloso, ma solo una nuova copertura in PVC del crinale. Nonostante lo studio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa abbia accertato che il Keu non è inerte e che basta l’umidità dell’aria per trasformare il cromo trivalente nel cancerogeno cromo esavalente, le autorità preposte alla nostra salute scelgono la carta della speranza che niente succederà, che non si contamineranno terreni e acque. Noi a questo gioco non ci stiamo. Noi vogliamo la bonifica del sito lungo la 429 con la rimozione del materiale pericoloso!
In una nota l'Assemblea parla di una "deliberata scelta da parte dell’amministrazione regionale di ignorare l’allarme" e di "misure tampone per risparmiare":
"La salute pubblica e la tutela dell’ambiente devastato dal Keu devono stare al primo posto. Ed è inaccettabile che, come affermato dall’assessora Monni e dal commissario Vadalà, non si proceda a togliere le 8mila tonnellate di veleni dalla strada perché «le bonifiche costano». Quando c’è stato da tutelare gli interessi dell’industria conciaria, il consiglio regionale è stato più che pronto a votare provvedimenti che abbassavano il livello dei controlli sull’impianto Aquarno. Ma adesso che sul piatto balla la sicurezza delle persone non c’è la stessa solerzia e si adottano misure tampone per risparmiare.
Qui siamo di fronte alla deliberata scelta da parte dell’amministrazione regionale di ignorare l’allarme contenuto nella relazione dell’Università di Pisa, che ha condotto uno studio approfondito sul comportamento del Keu sotterrato in decine di siti in tutta la Toscana. Ebbene, quella relazione dice chiaramente che il Keu non è un materiale inerte e che gli idrossidi di cromo trivalente in esso contenuti si trasformano in cromo esavalente a contatto con l’umidità dell’aria.
Vorremmo rivolgere una domanda molto semplice alle autorità che dovrebbero vigilare sulla nostra salute. Come potete pensare che possiamo stare tranquilli di fronte alla prospettiva di convivere per sempre con tonnellate di materiale potenzialmente cancerogeno, protette e protetti da un telone in Pvc? Perché di questo si tratta. L’assenza di contaminazioni rilevata finora dai controlli condotti da Arpat (gli ultimi risultati che sono stati resi pubblici risalgono, peraltro, ad ottobre 2023) viene usata per mettere una pietra sopra alla rimozione del Keu dal territorio empolese.
E se domani, dai controlli che ci auguriamo continueranno per i prossimi decenni, emergesse che le acque di falda sono contaminate? Quale sarebbe il destino delle terre coltivate e dei pozzi con cui si approvvigiona la popolazione di tutta l’area? Assumersi una responsabilità del genere significa giocare con la vita di migliaia di persone. Non siamo carne da macello, pretendiamo la bonifica della strada 429!"
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