Premio Contessa Emilia 2025: un tributo alla memoria e all’impegno delle donne di Empoli

Quattro donne premiate per il loro impegno nella comunità e a favore delle donne di Empoli: Naire Cartechini, Stefania Caparrini, Claudia Fiaschi e Maya Albano


Impegno, inclusione e memoria storica: sono stati questi i temi centrali della quarta edizione del Premio Contessa Emilia 2025, la cerimonia che ha celebrato quattro donne, fra passato e presente, per il loro contributo alla comunità di Empoli. Come da tradizione, l'evento si è svolto nella Giornata internazionale della donna, sabato 8 marzo, nella Sala Maggiore della biblioteca Renato Fucini di Empoli, alla presenza del sindaco Alessio Mantellassi, della Commissione Pari Opportunità, di consiglieri comunali di Empoli, nonché di rappresentanti della giunta empolese. Tra gli ospiti, anche il senatore Dario Parrini e il consigliere regionale Enrico Sostegni.

Le quattro donne premiate del Contessa Emilia sono state Naire Cartechini, Stefania Caparrini, Claudia Fiaschi e Maya Albano.

La celebrazione del Premio Contessa Emilia si è aperta con l'esibizione musicale di Annalisa Desantis, prima arpa dell'Orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago, che collabora anche con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. L'artista ha eseguito brani di Einaudi, Morricone e Pescetti.

A portare i suoi saluti è stato il sindaco Alessio Mantellassi, che ha descritto il Premio Contessa Emilia come "un premio che ormai è tradizione per Empoli e che riconosce l'impegno quotidiano di tante donne, del passato, presente e, oserei dire, anche del futuro". Ha parlato inoltre dell'impegno dell'Amministrazione nel voler avviare un percorso di toponomastica, intitolando parchi e piazze del territorio ancora prive di nomenclatura a donne del passato che hanno lasciato il segno, ma che spesso cadono nel dimenticatoio, con l'obiettivo di invertire la tendenza "di chiamare la stragrande maggioranza di strade, parchi e piazze intitolandole con nomi di uomini".

Intervenuta anche l'assessora Valentina Torrini, che ha sottolineato l'impegno del premio, nato già con l'amministrazione Barnini, "attenta nel dare voce alle donne, mettendo in mostra storie di donne che ce l'hanno fatta. Non dimentichiamoci, che la nostra città è nata da una visione femminile: il Premio, intitolato alla Contessa Emilia, celebra colei che ha concesso alle cittadine e ai cittadini di costruire le loro case attorno alla pieve di Sant'Andrea. Da quella decisione è nata la città".

"Ci teniamo a ricordare che il riconoscimento - afferma la presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Cira d'Antuono -, premia una donna per premiarle tutte. Il nostro scopo è raccontare e lasciare la traccia della storia di queste donne".

La serata, è stata alternata con momenti di narrazione di racconti di vita, attraverso le voci narranti delle componenti della Commissione Pari Opportunità accompagnati dalle note della prima arpa Desantis.

Protagoniste di una performance unica anche alcune ospiti della RSA Chiarugi di Empoli, nell’ambito di un progetto di animazione musicale appena cominciato all’interno della struttura, a cura del musicista e musicoterapeuta Nicola Corti, che hanno cantato le storie di Renata e Giovanna, professione ‘bottegaie’ della nostra città.

Le premiate

Il momento culminante della serata è stato senza dubbio quello delle premiazioni. Le due spille, simbolo di un'opera artigianale unica realizzata dagli orafi storici di Empoli e un capolavoro della gioielleria Alino Mancini, sono state consegnate dal sindaco Alessio Mantellassi, dall’assessora Valentina Torrini e dalla presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Cira d’Antuono.

Quattro donne, ognuna portatrice di una visione unica e distinta del futuro, hanno lasciato un segno profondo nella comunità empolese. Nella sezione ‘Donna del passato’, il premio è stato conferito a Naire Cartechini, che ha dedicato tutta la sua vita al servizio della comunità, con il riconoscimento ritirato dalla nipote Arianna.

Naire era una donna apparentemente semplice ma non scontata – sottolinea la nipote Arianna -, tenace ma non invadente, impegnata ma non ambiziosa. Nella semplicità ha intessuto rapporti, nella tenacia ha perseguito i suoi ideali, nell’impegno ha lavorato. Con profonda attenzione e grande umanità ha sempre ascoltato ed accolto tutti nella sua vita”.

Per la sezione ‘Donna del presente’, è stata premiata Stefania Caparrini, imprenditrice che ha sempre messo al centro le donne nel suo impegno professionale.

"Empoli è qualcosa di molto importante per me – afferma Caparrini -. Mio figlio Andrea porta volutamente il nome del Santo Patrono. Non sono mai riuscita a pensarmi in un territorio differente, neppure quando sarebbe stato conveniente. A ogni passo ho ricordi che mi fanno compagnia, ancora oggi quando sono preoccupata cammino in centro fino al Torrione di Santa Brigida e resto lì e trovo la pace. Racconto questo per far comprendere il valore di questo premio per me: è una ventata d'amore che mi tocca veramente nel profondo perché questa città è la mia città. Sapere che sono entrata nel cuore di qualcuno, tanto da candidarmi a questo riconoscimento, è una grande vittoria per la quale sono grata tanto quanto non sono certa di sapere esprimere”.

Due menzioni d’onore sono state assegnate a donne che hanno avuto un impatto significativo: la prima è stata conferita a Claudia Fiaschi, presidente di Coeso e ex portavoce del Forum del Terzo Settore, scomparsa il 4 marzo 2024. Claudia aveva dedicato la sua vita alla cooperazione sociale, con un’attenzione particolare al mondo dell’educazione e dell’infanzia; la pergamena è stata ritirata dalla sorella Silvia.
La seconda menzione d’onore è stata consegnata a Maya Albano, presidente della Commissione Pari Opportunità di Empoli dal 2020 al 2024, per il suo impegno instancabile nella promozione delle pari opportunità.

Le motivazioni

A Naire Cartechini è stato assegnato il Premio Contessa Emilia 2025 “per il suo impegno a favore dell’integrazione e dell’inclusione, sia nell’ambito della disabilità sia nell’ambito dell’immigrazione. Per la sua umiltà e la sua determinazione ad aiutare la comunità, nate dalla convinzione che nessuno si salva da solo. Per il suo contributo lavorativo nei servizi sociali dell’Empolese Valdelsa e per come si è generosamente spesa anche nel mondo del volontariato”.

L’altra premiata, Stefania Caparrini ha ricevuto il ‘Premio’ “per il suo modo illuminato di fare impresa, che gli è valso premi e riconoscimenti prestigiosi, alimentato dalla convinzione che ogni imprenditore abbia anche una forte responsabilità sociale e umana nei confronti della comunità nella quale opera, a partire dalle proprie lavoratrici e dai propri lavoratori. Per aver saputo rendere la sua azienda un luogo di riattivazione per persone in difficoltà perché vittime di violenza, perché troppo adulte per il mondo del lavoro, perché fragili o con disabilità. Per il suo attento e costante ascolto dei bisogni di cittadine e cittadini e per la sua volontà di dare risposte concrete ed efficaci, in modo silenzioso e rispettoso e con grande umanità. Per il suo costante dialogo con il mondo dell’associazionismo, così da creare occasioni di crescita, inclusione e sostegno all’autonomia e da migliorare la qualità della vita delle persone”.

La Commissione Pari Opportunità di Empoli ha conferito la menzione d’onore per la ‘Donna del passato’ a Claudia Fiaschi, “brillante professionista, donna e madre determinata e coraggiosa, portavoce del terzo settore, che credeva profondamente nel capitale umano. Questo riconoscimento intende valorizzare l’impegno quotidiano e costante della cooperazione delle persone che insieme, a piccoli passi, possono rivoluzionare civilmente il mondo per renderlo più giusto, più equo” e a menzione d’onore per la ‘Donna del presente’ a Maya Albanoper la grande dedizione e professionalità, per la sua capacità di ascolto, condivisione e mediazione con cui si è contraddistinta come presidente della Commissione Pari Opportunità dall’anno 2020 al 2024, riuscendo a dare voce e a valorizzare ciascuna delle donne che hanno avuto il piacere di collaborare con lei, per la grande attenzione rivolta alle Donne e per l’aiuto concreto che dona ogni giorno alla comunità”.

Le dichiarazioni

"Oggi rinnoviamo un premio che ormai è tradizione per Empoli, quello dedicato alle donne del presente e del passato, oserei dire anche del futuro - spiega il sindaco Alessio Mantellassi –. Perché è grazie alla dedizione di queste figure che Empoli si arricchisce di valori. Grazie alla Commissione Pari Opportunità raccogliamo e raccontiamo donne grandi nella loro quotidianità e nel loro lavoro da diventare esempi per tutta la città. Due di queste non ci sono più, Claudia Fiaschi e Naire Cartechini, e hanno lasciato il segno nella nostra comunità. Stefania Caparrini e Maya Albano ci raccontano due storie importantissime: per Caparrini l'imprenditoria femminile che opera in un contesto sano, con un occhio attento all'ambiente e al benessere di chi lavora in azienda. Per Albano un instancabile impegno a favore delle donne, con 4 anni di presidenza nella Commissione Pari Opportunità. Mi congratulo con tutti i presenti e le organizzatrici, a partire dall'assessora Torrini e dalla presidente d'Antuono, per un'altra memorabile edizione del Contessa Emilia”.

Ancora non si è compreso che, per raggiungere la parità di genere, dobbiamo andare avanti tutte e che se una di noi molla, perdiamo e rallentiamo tutte – afferma l’assessora alle Pari Opportunità, Valentina Torrini –. Per questo credo che sia importante raccontarsi e narrare le storie delle donne che ce l'hanno fatta, perché queste ci sosterranno il giorno in cui qualcuna di noi si sentirà dire " non ce la puoi fare". Ce la possiamo fare, come ce l'hanno fatta le donne a cui abbiamo consegnato il Premio Contessa Emilia, è la società che deve organizzarsi perché siano effettivamente garantite pari opportunità a tutte e tutti”.

Questo Premio nasce per fare emergere le storie delle donne che tanto hanno costruito per tutte e tutti noi e che rischiano di essere dimenticate – conclude la presidente della Commissione Pari Opportunità di Empoli, Maria Cira d’Antuono –, come è accaduto alla Contessa Emilia, perché viviamo in una società che ancora fa emergere gli uomini, nascondendo le donne. Le donne che abbiamo raccontato stasera ci aiuteranno a costruire una narrazione diversa e a migliorarci. Grazie alle persone che hanno inviato le segnalazioni e alle componenti della Commissione Pari opportunità, che tanto hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

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