
È piuttosto sconcertante come l’amministrazione di Castelfiorentino si autocelebri sull’istituzione di una zona rossa a Castelfiorentino, di fatto trattasi di un’area soggetta ad un alto rischio di carattere ambientale e sociale. Alla fine, dopo anni di opposizione, abbiamo raggiunto con la maggioranza la stessa visione della gravità in cui versa la sicurezza e degrado sociale di Castelfiorentino, solo che noi non ne siamo soddisfatti.
Per anni la maggioranza ha sostenuto la tesi della percezione lasciando che il paese scivolasse nel più assoluto degrado fino ad arrivare alla zona rossa
Dopo le guardie armate, che al momento sembrano essere scomparse dal territorio, questa è un’altra iniziativa che ha tutto il sapore della propaganda non essendo coordinata in un contesto strutturato.
Rammento che il provvedimento delle “zone rosse” è pensato per grandi città dove trova applicazione il supporto dell’esercito che a Castelfiorentino è stato inspiegabilmente respinto e che in questo caso poteva essere uno strumento essenziale perché, se la zona deve essere controllata, serve di conseguenza un incremento di coloro che controllano.
Inoltre in ogni città si troverà come minimo un Compagnia di Carabinieri mentre a Castelfiorentino è stata addirittura respinta proprio la settimana scorsa la richiesta della Tenenza (che avrebbe permesso, forse non con tempi rapidi ma con obbiettivi chiari, un incremento di organico e il controllo del territorio h24) per poi sbandierare la zona rossa semestrale la settimana successiva. Tutto ciò entra palesemente in contraddizione con questo provvedimento che necessita chiaramente di controlli continui a tutte le ore, sopratutto notturne.
Ma c’è di più, la zona rossa non risolve l’evoluzione che hanno assunto gli atti delittuosi negli ultimi tempi con innumerevoli furti in abitazioni e negozi con conseguenti devastazioni e danni anche per depredare piccole refurtive. Un presidio più strutturato sul territorio come una tenenza avrebbe permesso di rispondere anche a queste esigenze.
Infine, in un paese di 17 mila abitanti, dove potranno essere allontanati i soggetti colpiti da questa ordinanza? Del resto il Sindaco stesso ci ricorda che le carceri sono sovraffollate, e aggiungo, per la maggior parte da quei soggetti che si sta cercando di allontanare dalla stazione di Castelfiorentino.
Concludo ricordando che, eventuali soggetti che potrebbero essere individuati come irregolari, non potranno essere neanche trattenuti nei Centri di Rimpatrio (CPR) che in Toscana non esistono sempre per volere della Regione stessa e con il supporto di questa amministrazione che ha sempre votato contro in tutti i consigli comunali.
Insomma si cerca di attuare un provvedimento sulla sicurezza, senza aver mai applicato misure intermedie che avrebbero evitato a questo paese di arrivare a questo punto di degrado e alla misura stessa di essere maggiormente incisiva.
Considerato che il Prefetto ha riconosciuto la gravità in cui versa Castelfiorentino, l’amministrazione avrebbe potuto anche chiedere altri interventi, come avevamo suggerito, invece di porsi limiti ideologici.
Susi Giglioli (capogruppo)
Angelo Fiore
Lega Castelfiorentino
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