
Il Collegio di Garanzia della Regione Toscana ha stabilito all'unanimità che la legge sul fine vita approvata a febbraio dall’Assemblea toscana "non presenta le violazioni statutarie prospettate e che dunque, in relazione ai profili contestati, è conforme allo Statuto". La decisione è stata presa questa mattina in seguito al ricorso presentato dal centrodestra, che aveva congelato l'entrata in vigore della norma.
La legge, la prima in Italia a regolare tempi e modalità di accesso al fine vita, è stata approvata il 12 febbraio su iniziativa popolare promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Il 15 febbraio, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega hanno presentato un ricorso al Collegio di Garanzia, sollevando dubbi sulla conformità della norma rispetto alla ripartizione delle competenze legislative stabilita dalla Costituzione, data l’assenza di una legge nazionale sul suicidio medicalmente assistito. Se il ricorso fosse stato accolto, l’iter legislativo avrebbe dovuto ricominciare da capo.
Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha commentato su Facebook: "Il Collegio di Garanzia Statutaria ha confermato la piena conformità della legge sul fine vita allo Statuto regionale, respingendo il ricorso presentato dal centrodestra. Un passaggio fondamentale che conferma la validità del lavoro svolto dalla III Commissione e dal Consiglio Regionale della Toscana. Ora le Aziende Sanitarie Locali potranno procedere alla costituzione delle commissioni previste dalla legge, così da garantire un percorso chiaro e rispettoso per chi ne ha diritto".
Mazzeo ha inoltre sottolineato che "la Toscana continua a essere una regione che mette al centro la dignità e l'autodeterminazione della persona, nel rispetto delle indicazioni della Corte Costituzionale e del Parlamento", ringraziando il presidente della III Commissione, Enrico Sostegni, e gli uffici del Consiglio regionale per il supporto tecnico e giuridico.
Mazzeo, parlando con i giornalisti, ha lanciato un appello al Parlamento e al governo: "Sul tema del fine vita c'è il Parlamento, c'è una maggioranza chiara, possono fare una norma", auspicando che "sia una buona norma, come abbiamo provato a fare noi". Ha poi aggiunto che "invece di dire 'no' alla Toscana, a una legge di civiltà e di dignità, come quella che abbiamo approvato, se vogliono possono fare una legge migliore di quella toscana e permettere a tutti i cittadini di avere le stesse opportunità". Infine, ha criticato l'opposizione alla norma, affermando che "cercare solo di fermare questa norma vuol dire togliere diritti e libertà alle persone" e ridurre il dibattito a "una battaglia politica".
L'Ass. Luca Coscioni: "Sia da stimolo per altre regioni"
L’Associazione Luca Coscioni accoglie con grande soddisfazione la decisione del Collegio di garanzia della Regione Toscana con cui ha dichiarato “all’unanimità che la Legge Regionale n. 5 del 2025 non presenta violazioni statutarie prospettate e che dunque, in relazione ai profili contestati, è conforme allo Statuto”.
"Con questa pronuncia il Collegio ribadisce la legittimità di una norma che non introduce nuovi diritti, ma si limita a garantire tempi e procedure certii per chi decide di chiedere la verifica delle proprie condizioni di salute per accedere al suicidio medicalmente assistito, come disposto dalla sentenza di inconstituzionalità Cappato/Antoniani della Corte costituzionale. Questa legge – frutto della proposta di iniziativa popolare ‘Liberi Subito’ promossa dall’Associazione Luca Coscioni – è uno strumento fondamentale per garantire il rispetto dell’autodeterminazione della persona nel proprio fine vita, in linea con la sentenza 242/2019 della Corte costituzionale e con i principi della legge 219/2017 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT)”, dichiarano Filomena Gallo, avvocata e Segretaria Nazionale dell’Associazione, e Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni. “La decisione del Collegio di garanzia statutaria della Regione Toscana dovrebbe essere da stimolo per tutte le altre Regioni nel riprendere al più presto l’iter di discussione della proposta. Continueremo a impegnarci per la piena attuazione dei diritti delle persone gravemente malate e per l’approvazione di leggi regionali che seguano l’esempio della Toscana”
Ieri a Firenze si è tenuta l’assemblea regionale dell’Associazione dal titolo “Dal corpo delle persone al cuore della politica regionale” con la partecipazione dei cittadini toscani, del Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e del Presidente della Commissione Sanità Enrico Sostegni. Durante l’assemblea il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha assicurato che le Commissioni mediche di valutazione previste dalla legge saranno istituite in tempi brevi e ha garantito un impegno istituzionale affinché la norma sia adeguatamente diffusa, monitorata e conosciuta tra cittadini e operatori sanitari.
L’Associazione Luca Coscioni assicurerà il suo aiuto e impegno per garantire che la legge trovi piena applicazione e che sia conosciuta. A tal fine, dal 1° al 13 aprile, anche in Toscana si terrà la mobilitazione nazionale per informare i cittadini sulla legge 219/2017 sulle DAT e per diffondere la conoscenza della nuova normativa regionale.
Ceccarelli e Sostegni (PD): “Non avevamo dubbi sul via libera”
«Non avevamo dubbi: tutti i pareri giuridici ci dicevano che la legge non era in alcun modo in conflitto con lo Statuto. Il “sigillo” finale, all’unanimità, del Collegio di Garanzia rafforza questa convinzione. Qualcuno ha deciso di rallentare l’iter di una legge di buon senso e a favore della dignità anche nel doloroso percorso del fine vita. Dispiace, ma ora andiamo avanti. La legge sarà operativa presto e in questo modo i pazienti potranno beneficare di trattamenti univoci nelle diverse Asl, essere informati appieno sul fine vita, ricevere assistenza gratuita e qualificata».
Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale ed Enrico Sostegni, presidente della commissione Sanità, commentano il parere del Collegio di Garanzia della Regione Toscana in merito alla legge sul fine vita.
Fossi (Pd): "Soddisfatti per la decisione unanime del Collegio di garanzia"
“Esprimiamo profonda soddisfazione per la decisione presa all’unanimità dal Collegio di garanzia della Regione Toscana che di fatto conferma ciò che sapevamo: la legge sul fine vita approvata lo scorso febbraio non presenta alcuna violazione allo Statuto delle leggi approvate in Toscana. È un segnale importante che indica che il Consiglio regionale ha lavorato bene su ogni livello per dotare la Toscana di una norma che era diventata indispensabile e necessaria per assicurare un accesso chiaro e uniforme a chi, nel rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale, ha già diritto al suicidio medicalmente assistito. Il centrodestra, con questo ricorso contro la legge sul fine vita, ha clamorosamente fallito” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
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