
Il sacerdote aderisce alla catena di solidarietà e di resistenza civile
Parteciperà anche don Armando Zappolini, direttore della Caritas della Diocesi di San Miniato e parroco di Ponsacco, Treggiaia e Gello al digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza, promosso Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti. Accogliendo l'invito di Don Luigi Ciotti a digiunare contro le leggi ingiuste e raccogliendo l’iniziativa lanciata da Franco Corleone, le organizzazioni promotrici intendono denunciare l'approvazione di un provvedimento che limita gravemente lo spazio civico, criminalizza il dissenso pacifico e mette a rischio i diritti fondamentali di cittadine e cittadini.
Un’azione collettiva e di resistenza civile, per i diritti di tutte e tutti, che proseguirà fino al 30 maggio, vigilia di una manifestazione nazionale a Roma.
Don Armando Zappolini digiunerà tutto il giorno lunedì 5 maggio.
“Si tratta – dice – di un’azione necessaria e significativa contro un decreto che colpisce i cardini della democrazia e dei diritti delle persone, anche di quelle più emarginate, come i carcerati e i reclusi nei CPR. In nome della sicurezza, si criminalizza ogni forma di dissenso pacifico, mettendo a rischio diritti civili conquistati con l’impegno e il sacrificio di molti. Questo decreto riesce a criminalizzare anche la povertà, non si può rimanere inerti!
Ecco perché ho aderito con convinzione a quest’azione di resistenza civile”.
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