La Lega 'passa' con Poggianti: "Vogliamo rafforzare Cdx". L'ex candidato sindaco: "Partiti tornino a Canossa"

Come era stato annunciato da gonews.it, la svolta nel centrodestra empolese è arrivata. Oggi nella sala Gemignani del palazzo comunale la segretaria della Lega Empolese Valdelsa Susi Giglioli e il capogruppo del 'Centrodestra per Empoli' Andrea Poggianti si sono simbolicamente stretti la mano per annunciare la nuova "collaborazione" e "partnership politica" tra la Lega e "il laboratorio civico di centrodestra" inaugurato da Poggianti proprio un anno fa, il 10 maggio 2024, quando furono depositate le liste per le Amministrative 2024 in cui come è noto il centrodestra si divise nella querelle Campinoti-Poggianti.

L'accordo è stato ufficializzato oggi nel corso di una conferenza stampa in cui erano presenti oltre a Poggianti e Giglioli anche il segretario provinciale della Lega Federico Bussolin, il consigliere del gruppo Cdx per Empoli Gabriele Chiavacci Lisa Innocenti della lista civica La mia Empoli - Poggianti Sindaco che ha portato anche il messaggio di sostegno di Francesco Gracci dell'UDC. 

Non entreranno nuovi simboli di partito nel gruppo, non muterà la composizione, né l'anima civica: "Oggi - spiega Poggianti - inizia un nuovo corso insieme alla Lega, una sorta di apparentamento e partnership politica tra le due forze che non sostituisce ma integra il lavoro reciproco. Conserviamo e valorizziamo il battesimo civico ottenuto nelle urne, non ci sarà nessun tesseramento mio o di Chiavacci nella Lega. Con il valore aggiunto del civismo, che non rinneghiamo, vogliono integrarlo con una componente politica per costruire un percorso insieme contro l'egemonia del PD"

Rilancio o rottura?

Il 'Patto di Sala Gemignani' rappresenta senza dubbio una svolta nella politica del centrodestra locale e la domanda che adesso risuona tra i corridoi della politica empolese è: rilancio del Cdx o rottura?

La Lega e Poggianti hanno messo in grassetto tra le clausole del patto la parola "rilancio": "L'obiettivo è di rafforzare e non di dividere il Cdx - spiega Giglioli -  Poggianti è una risorsa a cui la Lega si affianca per supportare tutto il lavoro del Centrodestra. L'unità della coalizione non è in discussione, qualsiasi alleato alle Amministrative e alle Regionali che sceglierà la coalizione noi lo appoggeremo, come abbiamo fatto per Campinoti, ma il gruppo 'Centrodestra per Empoli è una risorsa importante che porta i nostri valori sul territorio. La Lega si assume le responsabilità politica delle perdite avute, qui non siamo riusciti a intercettare il consenso e qualcosa deve cambiare". Una scelta guidata dalla neosegretaria Giglioli che rivendica il suo "approccio diretto alla politica" per cui "bisogna ottenere il massimo risultato con gli strumenti che abbiamo", e che parte da "una fiducia personale reciproca che va avanti da anni con Poggianti e che ha permesso un'operazione che con altre persone non sarebbe stata possibile".

Sulla stessa falsa riga il segretario provinciale Bussolin che precisa "non si tratta di una resa dei conti interni" che guarda al passato, ma un modo per "spronare il centrodestra e la lega a Empoli": "Non guardiamo al passato, ma al futuro. Oggi viviamo a Empoli una fase diversa dalle Amministrative 2024. Poggianti è espressione naturale del centrodestra empolese e lo rappresenta tanto quanto Campinoti. Come segretario trovo giusto l'approccio dato da Susi Giglioli per spronare il centrodestra e la Lega". Poi sottolinea che "in una situazione piatta non mi piace stare fermo" e come segretario intende rilanciare la Lega a Empoli: "Qui la Lega è rimasta fuori dalla porta, da qui la volontà di riagganciare i rapporti con una forza politica che conosco da tempo, ma mirando ad una riappacificazione con tutti che faccia bene al centrodestra. Ci avviciniamo alle Regionali e il messaggio che vorrei lanciare è che serve unità e non divisione".

Anche Chiavacci segue lo spartito: "Siamo qui a rilanciare e portare avanti un progetto per creare un nuovo laboratorio politico aperto dove vi sia discussione, costruzione e dialogo, in grado di ospitare tutte le anime del Cdx e riunire sotto un'unica bandiera diverse sensibilità e costruire un'alternativa dei centrodestra per Empoli. Non è uno spot elettorale, ma un progetto e una visione del futuro"

Il banchetto in onore di un centrodestra unito, però, chiama gli alleati FI-FdI a sedersi al tavolo su una sedia un po' scomoda: la proposta di Giglioli e Poggianti suona un po' come un 'te lo dico per il tuo bene' e assume il significato di una mano tesa 'a metà', mettendo all'angolo gli alleati a decisione presa: come dice lo stesso Poggianti "se prima i partiti non si sarebbero nemmeno mai seduti, adesso con l'appoggio della Lega saranno costretti a farlo" . Il 'Patto di Sala Gemignani', inoltre, 'dice a nuora perché suocera intenda':  la scelta Campinoti era sbagliata, si riconosca l'errore e si ricostruisca il centrodestra con nuovi attori di maggioranza.

"Con la collaborazione di oggi - spiega Poggianti - cade il velo di omertà e ostracismo di alcuno partiti verso il nostro gruppo. Eravamo appestati, solo perché abbiamo rifiutato l'imposizione di nomi dall'alto dei partiti. Gli elettori ci hanno dato ragione con oltre 3000 voti e ormai è chiaro che se il centrodestra fosse andato unito probabilmente saremmo andati noi al ballottaggio. L'appoggio della Lega riconosce il nostro lavoro e il centrodestra nazionale adesso non può più voltarsi e deve prendere atto della scelta fallimentare che ha fatto e dei voti prosciugati con essa, e partecipare a questo laboratorio politico. Auspico che i dirigenti degli altri partiti del centrodestra tornino a Canossa, non dico con il cappello in mano ma con la consapevolezza della scelta errata". Poggianti, parafrasando una frase attribuita erroneamente a Ghandi, si toglie i sassolini dalla scarpa: "Prima ci hanno deriso, poi ignorato e oggi abbiamo vinto". 

Il unto, quindi, è che Poggianti e Giglioli aggiungono due posti, ma a tavola già imbandita, con menù fisso e posti già assegnati. Il punto adesso è capire se i commensali, pardon FI e FDI, accetteranno l'invito o faranno un loro banchetto senza la Lega.

"Mi auguro venga capito il messaggio che stiamo operando nel bene di tutti - spiega Giglioli - , ma se così non è non sarà un mio problema. Se ci dividiamo non andiamo da nessuna parte e i cittadini non ci capiranno", mentre Bussolin lancia il monito: "se non si vuol parlare con noi a perderci sono i cittadini, bisogna tener fuori le questioni personali"

L'appello alla riappacificazione, però, non sembra aver conseguito i risultati sperati. Intanto una prima rottura: da quanto appreso pare che l'ex capogruppo Lega in Consiglio comunale Andrea Picchielli, esponente locale di rilievo tanto da essere stato a lungo accostato alla segreteria al posto di Giglioli e testimone della svolta nel 2024 pro-Campinoti, starebbe valutando le sue dimissioni dal partito in contrasto con la decisione presa. Il 'tavolo della riappacificazione' perde così un primo commensale e da quanto appreso da gonews.it la mossa Poggianti-Giglioli non sarebbe piaciuta agli alleati che difficilmente accetteranno di sedersi alla tavolata così com'è stata imbandita. FI al momento mantiene il silenzio ma sarebbe pronta a rispondere a tono alla conferenza di oggi declinando ogni invito, mentre FdI, attraverso una nota, parla di "un’inedita collaborazione tra due prime donne, unite da un comune denominatore: il protagonismo" augurandosi che "si tratti di una simpatia improvvisa tra personalità affini, e non della decisione della Lega, partito storico del centrodestra, di isolarsi dal resto della coalizione". Dal pane al ferro, il banchetto del centrodestra civico-leghista rischia di trasformarsi in un nuovo campo di scontro politico?

Giovanni Mennillo

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