
Il 69enne aveva contratto il coronavirus durante il ricovero. L'Azienda dovrà risarcire i parenti con una somma di 450mila euro
Il tribunale di Livorno ha stabilito che l'ASL Toscana Nord Ovest dovrà risarcire i familiari di un uomo di 69 anni, originario di Castelfiorentino, deceduto a causa del Covid-19 contratto durante il ricovero presso l'ospedale di Livorno. La somma riconosciuta ammonta a circa 450.000 euro, destinata alle due figlie e all'ex convivente dell'uomo come risarcimento per danni morali per "lesione da perdita parentale".
L'uomo era stato ricoverato il 12 dicembre 2020 nel reparto di medicina interna dell'ospedale di Livorno. Il 6 gennaio 2021 era risultato positivo al Covid-19 e successivamente trasferito nel reparto di malattie infettive, dove è deceduto il 13 gennaio 2021. Nel corso del processo è emerso che, nello stesso periodo, altre 31 persone avevano contratto il Covid-19 in ospedale, tra cui 17 pazienti, 4 medici e 9 operatori sanitari, a causa di una "carente applicazione delle misure di prevenzione".
Secondo la sentenza del tribunale, il contagio del paziente è avvenuto in ambito ospedaliero, tramite contatto con un soggetto appartenente alla struttura sanitaria, unica interazione avvenuta nei giorni precedenti il decesso. La corte ha dunque riconosciuto la responsabilità dell'ASL per "condotta colpevole".
L'ASL Toscana Nord Ovest ha comunicato che sta valutando se appellare la sentenza, sostenendo che il tribunale ha assimilato il Covid-19 ad altre infezioni nosocomiali note, trattandolo come un rischio sanitario ordinario e prevedibile. L'ASL sottolinea che, al momento del decesso, il Covid-19 rappresentava una minaccia sanitaria senza precedenti, caratterizzata da elevata incertezza scientifica. Inoltre, ritiene che il giudizio si sia basato principalmente su una perizia penale, senza considerare gli effettivi controlli e protocolli applicati dalla direzione ospedaliera per prevenire i contagi.
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