
Nel 2023 bruciati oltre 65 milioni di euro netti nella zona. Parte da Montopoli il progetto 'Play4Fun' per prevenzione, ascolto e sensibilizzazione, con sportelli e laboratori anche nelle scuole
Una vera e propria piaga sociale che coinvolge milioni di italiani e che, nel 2024, ha raggiunto la cifra impressionante di 160 miliardi di euro, a fronte dei 134 miliardi spesi per l’acquisto di beni di largo consumo. Il gioco d’azzardo rappresenta una patologia seria e spesso sottovalutata anche nel nostro territorio, dove si registra, per il 2023, un bilancio negativo pari a oltre 65 milioni di euro spesi, su un totale di 454 milioni e mezzo di euro giocati. Una cifra folle che supera di molto quella del bilancio complessivo tra i 15 comuni (pari a circa 245 milioni di euro).
Un problema che non colpisce solo chi ne è direttamente affetto, ma coinvolge anche familiari e amici, e che continua troppo spesso a rimanere nell’ombra, senza una piena visibilità sociale.
"Spesso – come ricorda Francesca Giannì, presidente della SdS – il problema non viene percepito dalle persone, eppure è ben presente sul nostro territorio. Chi soffre di questa forma di dipendenza, spesso non si rende conto della patologia e non chiede aiuto".
Per contrastare questo fenomeno, la Società della Salute ha messo in campo una serie di misure di prevenzione e sensibilizzazione attraverso il progetto 'Play4Fun'. L’iniziativa è stata presentata questa mattina presso la sede della Società della Salute di Empoli, con gli interventi della presidente Francesca Giannì, del direttore Franco Doni, del coordinatore del progetto Fabrizio Fioretti, il del dottor Stefano Scuotto, direttore facente funzione dell’UFC Dipendenze Empoli e la vicesindaca e assessora alle politiche sociali di Montopoli in Val d'Arno, Irene Cavallini. All’evento hanno partecipato anche numerosi referenti delle amministrazioni comunali e degli enti del Terzo Settore coinvolti nella coprogettazione. Da domani, il progetto prenderà il via nel Comune di Montopoli in Val d’Arno.
I dati relativi al gioco d’azzardo nel territorio dell’Empolese Valdarno Valdelsa sono allarmanti: si stima una cifra giocata pari a 454 milioni e mezzo di euro, un importo che supera di gran lunga la somma dei bilanci dei 15 comuni della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa.
"Come Società della Salute stiamo tentando - prosegue Giannì -, con azioni ancora blande, di coinvolgere anche gli esercenti del gioco legale, affinché possano diventare sentinelle attive nel processo di contrasto al fenomeno".
Una collaborazione, quella con gli esercenti, ribadita anche dal coordinatore del progetto Fabrizio Fioretti, che ha spiegato: «Verrà avviata una mappatura per favorire la cooperazione con gli esercenti, non in un’ottica di scontro ma di collaborazione. Il loro punto di vista potrà fornire elementi utili alla costruzione di percorsi di ascolto più efficaci".
Il progetto, illustrato da Fioretti e articolato in tre ambiti, consiste "nell'attivazione e la messa in rete di 3 sportelli di ascolto (Empoli, Fucecchio e Certaldo), a cui se ne aggiungono altri due già presenti (Castelfiorentino e San Miniato) attraverso un'azione di accompagnamento e intercettazione dei servizi sul territorio". Il progetto prevede l’attivazione di sportelli di ascolto gestiti da operatori e volontari, con l’obiettivo di offrire supporto, informazione e orientamento, anche grazie al coinvolgimento di associazioni sportive, comunità straniere e amministrazioni locali. Le attività saranno accompagnate da una campagna informativa e da eventi pubblici rivolti a diverse fasce della popolazione.
Un secondo ambito riguarda il mondo del lavoro, con incontri laboratoriali destinati a dirigenti e lavoratori di aziende locali, in collaborazione con sindacati e associazioni di categoria. Lo scopo è promuovere strategie di prevenzione e raccogliere dati per una ricerca qualitativa sul fenomeno del gioco d’azzardo nel territorio.
"Un'altra grande sfida - spiega Fioretti -, è far arrivare la sensibilizzazione anche nelle scuole, attraverso una proposta in chiave laboratoriale da inserirsi all'interno dell'offerta formativa dei programmi scolastici. Il progetto, che vedrà la sua attuazione nel corso dell’anno scolastico 2025/2026, coinvolge in particolare gli istituti secondari di secondo grado, i quali potranno aderire alla co-progettazione di attività insieme agli operatori del Terzo Settore partner dell’iniziativa. Queste attività riguarderanno sia la dimensione informativa e formativa del corpo docente sui rischi legati al gioco d’azzardo, sia l’elaborazione di percorsi didattici connessi alle tematiche del progetto. Inoltre, saranno gli stessi studenti a poter richiedere incontri e laboratori durante momenti di autogestione – come la settimana dello studente – nei quali saranno utilizzate nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, o creati giochi da tavolo ispirati al concetto di “gioco sano” e cooperativo. Il percorso si concluderà con un evento finale, previsto per giugno 2026, rivolto sia al mondo della scuola che alla cittadinanza, ispirato al modello del ‘disconnect-day’: una giornata senza smartphone e connettività, per riscoprire il valore del tempo, della compagnia e delle emozioni autentiche, attraverso attività creative, talk ispirazionali e altri interventi".
Saranno coinvolti soprattutto gli istituti superiori, chiamati a collaborare con il Terzo Settore per ideare attività formative. Gli studenti parteciperanno attivamente, in particolare durante le settimane di autogestione, tramite laboratori con nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale o la creazione di giochi da tavolo basati sul concetto di gioco sano e cooperativo.
Il progetto si concluderà a giugno 2026 con un evento pubblico ispirato al 'disconnect-day', una giornata senza smartphone per valorizzare le relazioni autentiche, con talk, attività creative e momenti di condivisione. L’informazione nelle scuole è cruciale per far conoscere una patologia ancora troppo sottovalutata e in forte crescita, specialmente tra le giovani generazioni.
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
- foto di gonews.it
Il dottor Stefano Scuotto ha evidenziato come la dipendenza da gioco d’azzardo colpisca sempre più i giovani, "bombardati da stimoli che li portano facilmente sulla strada della dipendenza, soprattutto da gioco".
"Quando ho iniziato io 30 anni fa – ha raccontato – ci si occupava soprattutto di eroina. Oggi parliamo anche di cocaina, cannabis e gioco d’azzardo. Un ragazzo di 20 anni, già abituato al gioco sul cellulare, può perdersi in un attimo". Il fenomeno riguarda circa un minore su quattro tra i 14 e i 17 anni. L’utilizzo crescente di smartphone rende il gioco online sempre più accessibile, anche durante momenti come l’intervallo scolastico o i tragitti in autobus. E il rischio si nasconde anche in piattaforme ludiche di gaming, che celano elementi di gioco d’azzardo.
Dal punto di vista politico, la questione richiede una ridefinizione delle priorità. Si stima che in Italia ci siano circa 2 milioni e mezzo di giocatori patologici. Considerando l’impatto che questa dipendenza ha anche sui familiari (mediamente tre per ogni giocatore), il numero delle persone coinvolte sale a circa 10 milioni di italiani. A questa situazione si sommano altre forme di dipendenza, come quelle da alcol, fumo e sostanze stupefacenti
Il valore aggiunto del progetto risiede proprio nella collaborazione tra istituzioni e Terzo Settore, finalizzata a sviluppare strumenti e metodologie che garantiscano continuità anche dopo la conclusione dei finanziamenti. Gli enti del Terzo Settore coinvolti nel progetto sono:
ARCI Comitato Territoriale Empolese Valdelsa APS (Empoli, FI)
ARCI Valdarno Inferiore APS (San Miniato, PI)
Associazione Nazionale Dipendenze (Senigallia, AN)
ATS composto da: Il Cammino Società Cooperativa Sociale, Associazione Progetto Arcobaleno APS, Arnera Società Cooperativa Sociale, C.A.T. Società Cooperativa Sociale, Coop.21 Cooperativa Sociale (Ponte a Ema, FI)
Croce Rossa Italiana, Comitato di Certaldo (Certaldo, FI)
Fondazione I Care (Fucecchio, FI)
Niccolò Banchi
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro