La Grande Guerra nell’Empolese: un libro per ricostruire storia, memorie e trasformazioni sociali

In occasione del 110° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra mondiale, la Sezione Soci di Unicoop Firenze e la Libreria Rinascita organizzano il 23 maggio 2025 alle ore 17:00, presso lo spazio soci del Centro commerciale di Empoli, la presentazione di un libro che ricostruisce la storia di quei tre anni e mezzo per i comuni dell’area empolese.

Gli anni 1915-1918 cambieranno la vita e la percezione del mondo per tutta una generazione di uomini e donne italiane, che si troveranno a misurare sulla propria pelle il potere dell’acciaio e della società industriale e imperiale. Questa esperienza colpirà anche la piccola e tranquilla società di cinque comuni a cavallo del fiume Arno, che identificano l’area empolese (oltre a Empoli: Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Vinci e Cerreto Guidi).

Circa 15.000 uomini parteciperanno direttamente al conflitto, ma le famiglie dovranno subire, oltre alla morte dei propri cari, anche i sacrifici connessi alla prima guerra totale della storia. Il libro racconta, attraverso i documenti d’archivio, le sofferenze dei tre anni e mezzo di guerra: i morti al fronte, le vedove e gli orfani, la mancanza di lavoro, gli scarsi raccolti, l’aumento dei prezzi, il razionamento del pane e degli altri prodotti alimentari, fino all’ultima devastante crisi nell’autunno del 1918: la drammatica epidemia influenzale conosciuta come la “spagnola”.

Accanto a questa storia, dettagliata in tutte le sue forme e spesso poco conosciuta, si sviluppano e si intrecciano altri racconti: dalla crisi delle amministrazioni comunali liberali alle rivolte contro l’entrata in guerra e l’esplosione elettorale del movimento socialista; dai processi dei presunti profittatori di guerra alla nascita di una nuova industria, quella dell’abbigliamento, che tanta fortuna avrà dal secondo dopoguerra in poi.

Il racconto mostra come, goccia dopo goccia, cresca nella società locale un’esigenza prepotente di cambiamento, come una rabbia repressa colpisca le giovani generazioni, come, in pochi mesi, si sgretoli la società ottocentesca ma ancora non vi siano le condizioni per un nuovo assetto sociale. È una narrazione che vuole dare voce a coloro che sono silenti e che rimangono sullo sfondo delle tragedie dei conflitti mondiali, e che sono i portatori principali e impotenti delle angosce imposte dai governi delle nazioni.

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