
Si è costituito presso i locali della Camera del Lavoro di Montaione in Via Kennedy 5, il Comitato Referendario per i 5 Sì ai Referendum su Lavoro e Cittadinanza dei prossimi 8 e 9 Giugno. Il comitato si è subito messo all'opera per organizzare attività di sensibilizzazione e condivisione delle tematiche referendarie e delle ragioni dei 5 Sì.
Le attività di sensibilizzazione hanno preso avvio in concomitanza delle celebrazioni del 25 Aprile e del Primo Maggio, alle quali il Comitato aveva invita la Cittadinanza tutta a partecipare. "Anzitutto intendiamo sottolineare l'importanza del voto come strumento di partecipazione politica, e dunque il grande significativo della partecipazione democratica alle votazioni dei prossimi 8 e 9
giugno, a prescindere dall'orientamento di voto. Nel merito, poi, siamo fermamente convinti che l'affermazione dei 5 quesiti sia un fondamentale passo in avanti per un Paese con più diritti e meno privilegi.
In particolare, il primo quesito permetterà di riconquistare l'articolo 18 e dunque eliminare del tutto la norma che prevede una sostanziale parità di condizione fra chi subisce un licenziamento illegittimo ed uno legittimo, recuperando la possibilità del reintegro in caso di licenziamento giudicato illegittimo. Non si tratta certo di una norma che impedisce la perdita del lavoro, ma che mantiene il licenziamento nei limiti di una semplice quanto fondamentale norma di civiltà. Già oggi sono oltre 3 milioni e mezzo, e aumenteranno nei prossimi anni, coloro che in sostanza non hanno tutele che favoriscano il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi.
Il secondo quesito chiede di eliminare il tetto di 6 mensilità per gli indennizzi dei licenziamenti illegittimi comminati da piccole imprese (con meno di 15 dipendenti), affinché sia la/il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite: una importante tutela in più per 3 milioni e 700 mila lavoratori, senza che vada a modificare in senso radicale la norma che tutela, in questo
particolare frangente del rapporto di lavoro, le imprese più piccole.
Il terzo quesito propone di ripristinare le causali per i rapporti a tempo determinato di durata inferiore ai 12 mesi, che adesso possono essere stipulati senza addurre una motivazione specifica, in un regime che consente una liberalizzazione estrema di questa forma contrattuale atipica secondo le normative italiane.
Il quarto Sì permette di estendere la responsabilità all’impresa appaltante in caso di infortunio negli appalti: una maggiore tutela fondamentale per i lavoratori, perché renderà necessaria una maggiore attenzione da parte degli appaltanti rispetto alle questioni di sicurezza sul lavoro, in un contesto tragico come quello italiano in cui si contano oltre 1000 morti all'anno per lavoro e oltre
500mila denunce di infortunio.
Infine, il quesito relativo alla Cittadinanza chiede di abbassare il numero di anni di residenza legale in Italia necessari per poter fare richiesta di cittadinanza da 10 a 5, come accade nella maggior parte dei paesi Europei. Si tratta anche in questo caso di una norma di civiltà che va incontro alle possibilità e soprattutto alle volontà di inclusione attiva di circa 2,5 milioni di cittadini stranieri nel
tessuto vivo delle nostre comunità, permettendo loro di accedere agli stessi diritti degli italiani. E' soprattutto una richiesta che va a sostenere i diritti di tante e tanti giovani stranieri, figli di persone immigrate nel nostro Paese, che vivono questa condizione di integrazione nella pratica quotidiana ma non nella forma e nella pratica giuridica, vivendo fra noi come cittadini di second'ordine.
In conclusione, le modifiche previste alle leggi italiane in caso di vittoria dei 5 Sì sono davvero significative, e tali da poter aprire una nuova stagione di diritti per il lavoro e la cittadinanza. E' importante altresì sottolineare che essi rappresentano un primo passo verso una piena capacità di rappresentanza delle necessità di chi è meno tutelato, di chi non ha altra forza se non quella di un collettivo in cui pensare e agire per il miglioramento delle condizioni di vita di tutta la cittadinanza."
Saremo presenti in Piazza Gramsci nei giorni 16-23-30 Maggio e 6 Giugno, dalle 10,00 alle
13,00, durante il mercato settimanale.
Fanno parte del Comitato
ANPI Montaione
ARCI Montaione
AUSER Montaione
Partito Comunista Italiano
Partito Democratico Montaione
RSU Cooperativa Amiatina - Sede di Montaione
SPI CGIL Montaione
Invitiamo tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire e sostenere il Comitato referendario a scrivere alla mail spimontaione@firenze.tosc.cgil.it o chiamare i numeri 3357426487, 0571697665 oppure contattare una delle sigle associative e partitiche che fanno parte del comitato.
Fonte: Ufficio Stampa
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