
La cultura del cibo “sano” e la tutela della biodiversità alimentare. I prodotti cosidetti “biologici” e quelli a Km zero. Sono solo alcuni dei principali temi che saranno affrontati nell’Auditorium dell’Istituto Superiore “F. Enriques” giovedì 29 maggio (ore 10.30-12) nell’ambito di una iniziativa promossa da Auser Volontariato Territoriale Empolese Valdelsa.
“Km zero.. ma vero o “Biologico per tutti?”" è il titolo del convegno, che si pone come finalità di indagare la realtà della produzione biologica, nonché rilanciare il grande patrimonio di diversità alimentare che nel linguaggio comune viene appunto compreso nella definizione di “km zero”. Difendere la biodiversità significa favorire la sostenibilità ambientale, la cultura alimentare e anche l'agricoltura locale, che può rappresentare il motore di una nuova economia e di una nuova coscienza alimentare in grado di combattere la standardizzazione del gusto e delle abitudini di acquisto che purtroppo caratterizzano la nostra epoca.
Al convegno – dopo i saluti della dirigente scolastica, Barbara Degl’Innocenti, della Sindaca Francesca Giannì, di Renato Campinoti (Presidente Auser regionale) di Gabriella Cantini (Auser Castelfiorentino) e Santi Bertuccio (Auser Empolese Valdelsa) - interverranno tra gli altri Sandro Orlandini (presidente CIA Toscana Centro), e Federico Nunziata, Assessore all’Ambiente, Biodiversità e Agricoltura del Comune di Castelfiorentino. A seguire un dibattito nel quale saranno coinvolti gli studenti dell’Enriques. Conclusioni affidate all’On. Dario Nardella. Modererà l’incontro il sociologo Donato Petrizzo.
"L'agricoltura biologica non è solo un metodo di coltivazione: è una visione - sostiene l'Assessore Nunziata. Riducendo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, essa contribuisce a proteggere la biodiversità, a migliorare la qualità del suolo, dell’aria e il funzionamento dell'agro-ecosistema. Il km 0 è una necessaria conseguenza, accorcia le distanze tra chi produce e chi consuma, rafforza il legame dei consumatori con il territorio e incentiva ad una maggior attenzione, consapevolezza e rispetto dell'ambiente. Inoltre - conclude Nunziata - riducendo la filiera abbiamo il non trascurabile vantaggio di ridurre gli sprechi di carburante e quindi le emissioni in atmosfera per il trasporto e la distribuzione dei prodotti. Sostenere queste pratiche vuol dire investire in un modello alimentare più giusto, trasparente e resiliente". L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Istituto “F. Enriques”, gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino.
Fonte: Comune di Castelfiorentino
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