Addio a Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze

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È stato salutato oggi con profondo affetto e riconoscenza Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze, durante il funerale celebrato nella chiesa di Santo Stefano in Pane. Figura di primo piano nel panorama politico, accademico e civile della città, Primicerio è stato ricordato dall’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli come "discepolo di La Pira, operatore di pace, attento ai poveri e al mondo missionario".

"Come viceparroco di questa parrocchia dal 1996 al 2007 – ha ricordato Gambelli nell’omelia – ho avuto la possibilità di conoscere bene Mario, che frequentava assiduamente la messa. La sua fede era silenziosa ma profonda, nutrita dalla preghiera e dall’ascolto della Parola di Dio, dalla quale traeva forza per compiere bene il bene".

Tra gli impegni più significativi della sua vita pubblica, Gambelli ha citato il Forum per i problemi della pace e della guerra, la presidenza della Fondazione La Pira e la partecipazione al comitato scientifico dei convegni dei vescovi del Mediterraneo. "La cattedra – ha aggiunto – era per lui un altare: trasmetteva le sue competenze con entusiasmo e passione, con quella coerenza che lo rendeva prima maestro e poi politico".

Non è mancato il ricordo personale e umano, come l’aneddoto del suo rispetto per il lavoro altrui: "Saliva in bicicletta a Palazzo Vecchio, ma se trovava qualcuno a pulire le scale, cambiava percorso per non intralciare".

Al termine della celebrazione, è giunto anche il messaggio del presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi, e del segretario generale Giuseppe Baturi: "Con Mario Primicerio scompare un testimone di pace, che alla scuola di La Pira ha saputo incarnare una visione profetica, quella di un Mediterraneo come spazio di fraternità. Il suo sogno – che era anche quello di La Pira – resta per noi un impegno: non arrenderci davanti alle logiche di conflitto, ma costruire ponti".

Anche l’associazione Dantex Unesco Alumni, di cui Primicerio era illustre rappresentante (corso 1953-1958), ha espresso il proprio cordoglio ricordandolo come “studioso e docente di fama, Sindaco di Firenze e attivo operatore di pace nel mondo”. In sua memoria verrà pubblicata una nuova edizione dell’annuario completo del liceo, aggiornata fino al 2025 e patrocinata dall’UNESCO, insieme a una riedizione fotografica dei suoi anni giovanili, simbolo di un impegno che ha attraversato intere generazioni.

Al termine della funzione, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro, seguito dal suono solenne delle chiarine di Palazzo Vecchio. Accanto alla bara, una fotografia e la bandiera arcobaleno della pace simboleggiavano l’essenza della sua testimonianza.

Alla cerimonia hanno preso parte numerose personalità del mondo politico, accademico e religioso, tra cui l’imam Izzeddin Elzir, rappresentanti della Misericordia di Rifredi, ex amministratori del Comune di Firenze, e i vertici della Fondazione La Pira. Tra gli interventi, anche quelli del presidente della Regione Eugenio Giani, della sindaca Sara Funaro e della rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci.

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