
Le famiglie di una classe hanno scritto una lettera: "Scelta penalizzante". La dirigente scolastica accoglie la richiesta di incontro
"Come genitori e come classe vogliamo esprimere il nostro forte disappunto per una scelta che riteniamo penalizzante e poco coerente con il percorso costruito fino ad oggi". Queste le parole espresse dai genitori delle studentesse di una classe terza dell’Istituto Pontormo di Empoli dopo che, viene spiegato in una lettera inviata alle istituzioni scolastiche e resa nota alla stampa, "ci è stata comunicata la decisione di accorpare la classe con altre sezioni". Un cambiamento, che ricadrebbe sul prossimo anno per la classe quarta, che non è andato giù alle famiglie che firmano anche a nome delle alunne: "Negli ultimi anni - è riportato nel testo spedito via pec alla dirigente scolastica Filomena Palmesano e all’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze e Regionale per la Toscana - la classe ha affrontato numerose difficoltà, sia sul piano didattico che relazionale. Tuttavia, grazie a un lavoro costante e sinergico tra famiglie, docenti e studenti, si è riusciti a ricostruire un clima sereno, collaborativo e favorevole all’apprendimento. Il gruppo degli insegnanti ha partecipato attivamente a questo percorso, collaborando con le alunne e il gruppo genitori per supportare la crescita e la stabilità della classe".
Per questo, secondo i genitori, "l’accorpamento annunciato rappresenterebbe una frattura netta di questo equilibrio, con il rischio concreto di compromettere la continuità didattica e relazionale faticosamente raggiunta. Disgregare un gruppo che ha superato criticità significative grazie a un’azione condivisa appare una decisione non solo demotivante, ma controproducente rispetto agli obiettivi educativi della scuola stessa". Espresso inoltre "rammarico per le tempistiche con cui ci è stata comunicata questa decisione: apprenderla proprio al termine dell’anno scolastico, senza che vi fosse stata alcuna menzione in precedenza, ha colto di sorpresa sia noi che l’intera classe". Da quanto si apprende i genitori di tre classi hanno ricevuto il 31 maggio dalla scuola la comunicazione di accorpamento dopo la riunione convocata con i rappresentanti dei genitori e degli studenti.
Ma, ancora secondo quanto riferito dalle famiglie della terza oggetto della lettera, la comunicazione faceva riferimento ad un’altra dell’Ufficio Scolastico Provinciale, del 29 aprile. "L’ultimo consiglio di classe si è tenuto il 12 maggio, si è svolto in maniera regolare - aggiungono i genitori - nessuno ha menzionato questa cosa. Ma la comunicazione era antecedente. Perché non ci hanno detto niente? Poi ci hanno convocato il 31 maggio" ed è emerso l’accorpamento, "la questione è passata in sordina". La lettera si conclude con la richiesta "che la decisione venga sospesa e riconsiderata e che venga concesso ai genitori un incontro" sia con la dirigente scolastica che con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale "affinché si possano esplorare soluzioni alternative rispettose del percorso svolto e del benessere delle studentesse".
La dirigente scolastica disponibile ad un incontro con i genitori
Non tarda ad arrivare la risposta della dirigente scolastica, tra i destinatari della lettera inviata. Dall'ultimo aggiornamento dei genitori, nella mattina del 4 giugno la dirigente ha riferito la propria disponibilità per un ulteriore incontro, spiegando che la decisione contestata dai mittenti è partita dall'Ufficio Provinciale sulla base dei numeri degli studenti per le classi. Decisione dunque non presa dalla scuola che comunque resta a disposizione per una nuova riunione, che fa seguito a quella già citata del 31 maggio, e che sempre da quanto appreso si svolgerà in questi giorni.
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