Mentre aggredisce la compagna fa irruzione la polizia, arrestato a Livorno

Chiamati per le urla, gli agenti hanno sfondato la porta mettendo in salvo la donna


All'alba di ieri mattina un 30enne è stato arrestato a Livorno dalla polizia per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, nei confronti della compagna messa in salvo dagli agenti. Poco dopo le 6 le volanti sono intervenute in un palazzo del centro su richiesta di un cittadino che sentiva gridare. Giunti sul pianerottolo gli agenti hanno sentito le grida della donna e, dopo aver tentato invano di farsi aprire e non aver ricevuto risposta, hanno sfondato la porta e fatto irruzione. All'interno hanno trovato la donna accucciata a terra, quasi completamente nascosta sotto il letto e il trentenne, di origine tunisina già noto alle forze dell'ordine, mentre la stava ancora colpendo. Presente nella stanza un altro tunisino che, come riferito dalla polizia, avrebbe cercato di fermare l'aggressore tenendolo in modo blando per un braccio. Messa in salvo la donna, i poliziotti hanno fermato l'aggressore che da quanto ricostruito l'aveva colpita ripetutamente con calci al volto, bloccandola tra il muro e il letto e sottraendole anche il telefono, impedendole di fuggire e di chiedere aiuto. Entrambi gli uomini sono stati portati in questura e sottoposti a perquisizione personale, dalla quale è emersa dalle tasche dell'altro uomo un involucro contenente alcuni grammi di cocaina.

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