
Aggredito in carcere il vigilante reo confesso: si indaga su altri possibili omicidi, disposta l’autopsia su Denisa e in arrivo la convalida del fermo
Dopo la sconvolgente confessione di ieri da parte di Vasile Frumuzache, reo confesso degli omicidi di Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei, la giornata di oggi è stata segnata da una serie di sviluppi rilevanti: nuovi elementi investigativi, un’aggressione in carcere, l’annuncio dell’autopsia e le prime valutazioni sul suo profilo lavorativo.
Nella mattinata di oggi, 6 giugno, Frumuzache è stato aggredito nel carcere della Dogaia, dove è detenuto in isolamento. Un parente di Ana Maria Andrei, riuscito ad avvicinarsi, gli ha lanciato dell’olio bollente in faccia, causandogli ustioni di primo e secondo grado. L’uomo è stato ricoverato in codice giallo.
Nel frattempo, proseguono le indagini. Gli inquirenti stanno analizzando i dispositivi elettronici di Frumuzache, i tabulati telefonici degli ultimi sette anni e ulteriori oggetti sequestrati nella sua abitazione a Monsummano Terme.
I sospetti, sempre più concreti, sono che l’uomo possa aver ucciso altre donne, forse legate al mondo della prostituzione come Denisa e Ana Maria. Le indagini si estendono ora anche a possibili sparizioni avvenute tra Prato, Montecatini e le zone limitrofe a partire dal 2018.
Sempre nella giornata odierna, giunge un retroscena raccapricciante che proviene dalla società di vigilanza Il Globo, per cui Frumuzache lavorava da circa tre anni: secondo quanto riferito, il killer era in ferie al momento dell’omicidio di Denisa, avendo richiesto una settimana di congedo. L’azienda ha pertanto avviato le procedure per un licenziamento per giusta causa.
La società ha dichiarato che Frumuzache "lavorava in modo corretto e indefesso, mai un problema segnalato”. La sua assunzione era avvenuta solo dopo un lungo iter di valutazione psicoattitudinale, esami per lo stress e controlli incrociati con carabinieri, questura e prefettura. L’uomo era risultato idoneo in ogni fase, aveva superato i corsi di formazione ed era stato abilitato anche al porto d’armi personale, regolarmente detenuto.
Alla luce degli elementi raccolti oggi dagli inquirenti, la Procura di Prato ha disposto per domani l’autopsia sui resti di Denisa Maria Adas, che sarà effettuata all’obitorio di Pistoia. Per Ana Maria Andrei, invece, saranno necessari ulteriori tempi tecnici per completare il prelievo del DNA e confrontarlo con quello dei familiari.
Infine, per domani è attesa anche l’udienza di convalida del fermo a carico di Frumuzache, che è formalmente accusato di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. In base agli elementi già acquisiti, gli inquirenti non escludono l’ipotesi di serialità: le indagini sono ormai orientate a verificare se ci siano ulteriori vittime legate al suo passato e ai suoi contatti.
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