Canottieri San Miniato, Cardullo (Coni): "Si intervenga, situazione allarmante"

C’è apprensione da parte del presidente del Coni Toscana Simone Cardullo per la situazione critica che si è venuta a creare a seguito del maltempo del 14 marzo scorso che ha causato danni molto ingenti alla Società sportiva Canottieri San Miniato che ha la sua sede e l’impianto di canottaggio presso il bacino remiero di Roffia (San Miniato). La Canottieri San Miniato, è stata fondata nel 1994 da Enzo Ademollo, allora Direttore sportivo della Canottieri Firenze, a seguito di un accordo fra Coni, Regione Toscana e Comune di San Miniato, con la ‘benedizione’ degli allora vertici federali Fic. Negli anni la Canottieri San Miniato si è dotata di un campo gara e di una sede che, però a seguito del maltempo registratosi in Toscana quasi tre mesi fa, con l’apertura della cassa di espansione di Roffia, ha subito ingenti danni che rischiano di portare alla chiusura questo bacino remiero che in Toscana è un punto di riferimento importante per l’attività agonistica e turistico sportiva a livello internazionale visto che diversi gruppi di vogatori americani, inglesi, australiani svolgono lì le loro attività, attirati anche dalla centralità dell’impianto che si trova in una location altamente turistica come San Miniato, a metà strada tra Firenze e Pisa. “La situazione è allarmante, e non c’è un secondo da perdere. Mi auguro che si possa intervenire, insieme alla Regione Toscana, al Comune di San Miniato, al Consorzio di Bonifica e alle Federazioni di Canottaggio e Canoa Kajak, per permettere a questa realtà sportiva ultratrentennale di continuare a vivere, nel rispetto e nell’importanza che questa cassa di espansione riveste per la comunità e per il fiume Arno” ha dichiarato il presidente del Coni Toscana, Simone Cardullo.

Fonte: Ufficio stampa

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