
“Il Piano è importante, ma bisogna liberare le strade dalle auto e agevolare la realizzazione del fotovoltaico anche in aree a vincolo paesaggistico”
“Il nuovo Piano Operativo segna un passaggio importante dopo anni di attesa, ma ora è necessario accompagnarlo con misure concrete per rigenerare davvero la città: su mobilità, energia e qualità urbana ci sono ancora nodi aperti che richiedono attenzione e collaborazione”.
A dirlo sono Stefano Corsi e Fiorenzo Martini, coordinatori della commissione Energia e Ambiente e della commissione Trasporti e Infrastrutture dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, commentando l’entrata in vigore del Piano Operativo aggiornato.
“Sul tema dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili restano limiti normativi che rischiano di rallentare gli investimenti – spiega Corsi –. Il fotovoltaico, ad esempio, nelle estese aree soggette a vincolo paesaggistico è ancora soggetto a limitazioni che non sempre hanno fondamento tecnico. Serve un cambio di passo per sostenere davvero la transizione energetica nei tessuti urbani consolidati”.
“Per quanto riguarda la mobilità – aggiunge Martini – si è fatto troppo poco per garantire la sosta dei residenti nelle aree centrali. Manca una visione più articolata che includa parcheggi anche in edifici, e non solo lungo le strade o nelle piazze. Inoltre, la spinta verso la mobilità sostenibile avrebbe meritato soluzioni più coraggiose e strutturali”.
“Il Piano Operativo Comunale - dicono Corsi e Martini - rimette al centro l’idea di una città vivibile, inclusiva e ben progettata, ma occorre dare seguito agli indirizzi con strumenti chiari e attuabili. È fondamentale semplificare i percorsi autorizzativi e valorizzare il patrimonio edilizio esistente, incentivando il recupero e il riuso più che la demolizione e ricostruzione”.
“Riteniamo indispensabile – concludono i due rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri – che i professionisti vengano coinvolti stabilmente nella fase attuativa. Come Ordine ci attiveremo per monitorare gli effetti del piano e proporre soluzioni operative, in collaborazione con l’amministrazione e gli altri soggetti del territorio”.
Fonte: Ufficio Stampa
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