
Se dovessimo adottare lo stesso ragionamento che la segretaria del PD Schlein ha usato per analizzare il voto referendario dello scorso week-end, a un anno di distanza dalle elezioni amministrative, la maggioranza di centro sinistra che amministra la città perderebbe oggi come minimo un 3%. A fronte dell'affluenza più bassa di tutta la Città Metropolitana di Firenze, seconda soltanto al comune montano di Marradi, il conteggio dei votanti al quesito meno partecipato, quello sulla cittadinanza, conta infatti esattamente 300 voti in meno rispetto alle preferenze ottenute dall'allora candidata Donnini. Se poi si dovesse considerare anche il fatto che alcuni dei votanti i quesiti referendari sono potenzialmente elettori di centrodestra che, in coscienza, hanno deciso di recarsi alle urne, la fotografia della situazione elettorale fucecchiese vedrebbe una sostanziale parità tra gli schieramenti politici.
Non ritengo che questo tipo di ragionamenti possa avere un fondamento affidabile, ma può offrire alcuni spunti di riflessione. Seppur sembra fisiologico che nel tempo un'amministrazione perda consenso, ritengo che tra errori grossolani e sostanziale immobilismo, quello appena passato sia stato un anno che ha lasciato i fucecchiesi sostanzialmente insoddisfatti rispetto alle promesse fatte dalla coalizione risultata vincente. Tralasciando il pur grave errore commesso nei primi giorni di amministrazione sull'elezione del presidente del consiglio e quello che riteniamo rimanere un grande vulnus sulle nomine del Cda, l'azione amministrativa sembra essersi sviluppata soltanto tra inaugurazioni e tagli di nastro di opere iniziate dall'amministrazione precedente.
La progettualità resta al palo: nessuna notizia sulla Tenenza, ma enorme spreco di risorse su un progetto ancora non partito, quello del parcheggio interrato di via Sbrilli. Piano della sosta ancora legato a logiche di cassa, massiccio ricorso agli affidamenti diretti a ditte esterne e un oggettivo sottoutilizzo delle competenze del cantiere comunale, tanto per citare alcune criticità. Restiamo, come sempre, a disposizione dell'amministrazione con atti e proposte, ma ci auguriamo che già in questo secondo anno di giunta Donnini ci sia un cambio di passo. Lo dobbiamo a Fucecchio e ai fucecchiesi, tutti, indistintamente.
Fonte: Vittorio Picchianti, capogruppo Fratelli d'Italia al Consiglio comunale di Fucecchio
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