
Il segretario generale di Fsp Polizia, Valter Mazzetti, ha dichiarato: “Parole lesive e inaccettabili, gettato discredito su tutta la Polizia di Stato”
La Federazione Sindacale di Polizia (Fsp Polizia) è stata ammessa come parte civile nel processo contro il professore Angelo d’Orsi, che ha preso il via oggi davanti al Tribunale di Roma. Il procedimento nasce da una denuncia per diffamazione presentata dal sindacato, a seguito di alcune gravi affermazioni fatte da d’Orsi durante una trasmissione televisiva, in riferimento alle manifestazioni studentesche a Pisa e Firenze a fine febbraio 2024.
Nel suo intervento, d’Orsi aveva parlato dei poliziotti coinvolti negli scontri con parole giudicate pesanti e offensive. Aveva infatti detto, tra l’altro, che "quando vedo il poliziotto che manganella con il piacere di farlo" gli viene da pensare che ci sia "una rivalsa sociale verso lo studente" e che, in passato, "quei poliziotti, hanno assunto delle droghe, delle sostanze, per reggere, e questo però gli fa perdere anche i freni inibitori”.
Durante l’udienza predibattimentale, l’avvocato Pierilario Troccolo ha rappresentato Fsp Polizia. Il giudice ha respinto tutte le eccezioni sollevate dalla difesa di d’Orsi, riconoscendo il diritto del sindacato a denunciare e ritenendo regolare la querela presentata. Il processo proseguirà il 23 settembre.
"Andremo fino in fondo - afferma Valter Mazzetti, Segretario generale di Fsp Polizia -. Le parole di d’Orsi sono un attacco inaccettabile alla dignità e al lavoro dei nostri colleghi, e discredito sull’intera Polizia di Stato".
Anche Maurizio Ferrara, Segretario di Fsp Veneto, ha commentato: "Le frasi pronunciate da d’Orsi sono intrise di odio e di ogni mancanza di rispetto nei confronti di donne e uomini in divisa. Noi siamo in aula per difendere la cultura del rispetto e della legalità".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro