
Il nome di chi gestisce la società dietro all'evento fa storcere il naso a molti. E si parla anche di una seconda associazione in centro
Chi c'è dietro allo Zoo Luminoso di Empoli? Il Comune in Consiglio comunale aveva risposto che a saperlo era l'associazione Centro Storico, titolare dell'evento, mentre l'amministrazione comunale non ne era a conoscenza.
La risposta l'ha data un'indagine giornalistica portata avanti da Clebs: è la Eva Srl, attiva dal marzo 2020 con sede in piazza della Vittoria a Empoli, una società che lavora come supporto a eventi e spettacoli. L'amministratore unico di Eva Srl è Eros Condelli, titolare di due bar in centro e presidente di Confesercenti Empoli.
La rivelazione ha portato sull'argomento diverse forze politiche, che già in Consiglio comunale ne avevano discusso (vedi l'interrogazione di BE-M5S).
Leonardo Masi di Buongiorno Empoli ha parlato di un "problema di opportunità politica". Così Masi: "Il comune finanzia queste iniziative ad un'associazione di commercianti il cui responsabile eventi è proprio Condelli, ovvero il proprietario della società che gestisce l'installazione". Per Masi sarebbe "quantomeno inopportuno per chi amministra la città reputare questo modo di fare 'normale'". Ancora il consigliere della sinistra empolese: "Ancora più grave il fatto che il comune, essendo una manifestazione patrocinata e finanziata dall'amministrazione, non abbia controllato la regolarità della società e dei contratti di lavoro che applica ai lavoratori e lavoratrici. La maggioranza di governo cittadino si è infatti spesa per i referendum sul lavoro ed uno di questi tendeva a riconoscere la responsabilità dell'appaltatore nella gestione dell'attività. A nostro avviso, questa iniziativa, essendo finanziata, sostenuta e rivendicata come un servizi alla comunità da chi governa la città, si può configurare appunto come appalto".
Si è espresso sulla vicenda anche il gruppo di Fratelli d'Italia: "La questione non è tanto il singolo evento, quanto piuttosto la frequente presenza degli stessi soggetti nella gestione di numerose iniziative pubbliche, spesso in ruoli chiave e con legami di prossimità politica con l’Amministrazione. Questa ripetitività solleva interrogativi sul grado di apertura e pluralismo con cui si attribuiscono incarichi e opportunità". Alla luce di ciò, la riflessione di FdI è stata: "Per assicurare credibilità e fiducia, occorre rafforzare la trasparenza, rendendo noti i criteri con cui vengono scelti i partner progettuali, i costi sostenuti e i benefici previsti per la comunità. Chiedere chiarezza non è un atto di accusa, ma un esercizio di responsabilità. Il vero interesse pubblico si misura anche nella capacità delle istituzioni di garantire imparzialità, alternanza e pari accesso. E questo, oggi più che mai, rappresenta il miglior investimento per la città".
Non è escluso che qualcuno non stia lavorando a una seconda associazione nel centro storico che potrebbe anch'essa svolgere attività nel Giro, come ha detto anche il consigliere di FI-Empoli del Fare Simone Campinoti. "Premettendo che non c’è nessuna irregolarità, in termini di opportunità e trasparenza sarebbe meglio che situazioni come queste non ci fossero. Monitoreremo quanto accade. In particolare perché nell’Associazione Centro Storico stessa non tutti sono contenti. Forse sarebbe il tempo di far nascere un’associazione alternativa e dare una scelta ai commercianti per aderire all’una e l’altra. Forse da troppo tempo c’è una sola associazione, che agisce di conseguenza in una condizione di privilegio” è la posizione di Campinoti.
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