Dopo secoli la Pace tra Empoli e San Miniato: il forte messaggio al 544esimo Volo del Ciuco

Tante novità per la 544esima edizione del Volo del ciuco: il programma


Non una colomba, ma un 'ciuco' stipula dopo 628 anni la Pace tra Empoli e San Miniato. Per la prima volta nell'ambito della 544esima edizione del 'Volo del ciuco' di Empoli in programma per il prossimo 21 giugno si terrà infatti una rappresentazione della stipula di una 'pace' tra le due città dopo la 'guerra' del 1397. Un gesto simbolico che ricucendo la 'ferita' apertasi secoli fa vuole lanciare un messaggio di pace oggi, affermare che questa è sempre possibile.

La cerimonia di pace, celebrata dal presidente della regione Eugenio Giani, avrà come protagonisti i sindaci Alessio Mantellassi e Simone Giglioli in costume medievale e sarà introdotta dalla lettura solenne di una pergamena storica durante la quale sarà svelato il nome di quest'anno del ciuco. Ai sindaci saranno anche consegnate le opere dell'illustratore Emanuele Michelucci realizzate appositamente dopo aver studiato le vicende storiche e la tradizione.

La 544esima edizione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa nella sala del consiglio comunale a cui hanno partecipato l'Assessore alla Cultura del Comune di Empoli Matteo Bensi, la Consigliera comunale con delega alle Tradizioni Popolari Giulia Terreni, il Presidente associazione Compagnia di Sant'Andrea Claudio del Rosso, il Vice presidente associazione Compagnia di Sant'Andrea Freddy Lavezzo, la Presidente Centro Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa Daniela Mancini, la Professoressa del liceo 'Virgilio Antonella Bertelli e i ragazzi del Virgilio che hanno realizzato il ciuco e reinterpretato alcune maschere a tema.

"Due sindaci moderni lanceranno un messaggio: anche dopo secoli si può fare la pace! Questo è il messaggio che noi empolesi, nel nostro piccolo, vogliamo lanciare al mondo", spiega Freddy Lavezzo, mentre Claudio del Rosso evidenzia come "in un momento dove il mondo sembra orientato alla guerra speriamo questa iniziativa possa essere da stimolo, anche se è una piccola goccia nell'oceano"

Il dialogo e la pace sono da sempre cardini su cui è fondata la città di Empoli, penso al Sant’Andrea d’Oro conferito a Gino Strada – commenta il sindaco Alessio Mantellassi -. È giusto confermare questa volontà di pace anche nella manifestazione storica più famosa della città, che si basa su un fatto storico di guerra tra popoli vicini. Ringrazio la Compagnia di Sant’Andrea per aver posto l’accento su questo tema fondamentale”.

Un messaggio di pace lanciato nel contesto di una grande tradizione locale e di una grande festa da sempre caratterizzata dall'ironia e dalla capacità di sapersi prendere in giro e divertirsi: "Questa iniziativa permette con una chiave ironica e con la satira di guardare alla pace - spiega Matteo Bensi - Quella dell'ironia è un modo per superare i conflitti personali e relazionali, forse non quelli diplomatici, ma credo che se le usassimo di più saremmo anche più propensi ad arrivare alla pace"

"Se aprite i notiziari comprendiamo quanto il tema della pace sia importante oggi. Nel nostro piccolo siamo fieri di fare un sollecitare una riflessione, anche attraverso un momento di divertimento e di tradizioni. Viva la pace!", questo invece l'appello di Giulia Terreni.

LA 544ESIMA EDIZIONE DEL VOLO DEL CIUCO

Sabato 21 giugno torna nel cuore di Empoli una delle sue tradizioni locali più attese e suggestive: il Volo del Ciuco. Quest'anno la manifestazione raggiunge la sua 544esima edizione, si tratta di "una delle più vecchie tradizioni storicamente documentate", come spiega Freddy Lavezzo.

"Negli anni Ottanta - racconta Claudio del Rosso - ci fu un tentativo di recuperare questa tradizione, ma finì per problemi nell'associazione. Come Compagnia di Sant'Andrea abbiamo preso l'impegno di riportare a Empoli questa tradizione nel 2008 e siamo al nostro sedicesimo volo del ciuco, una manifestazione interrotta solo per il Covid. Prima molti empolesi non conoscevano la storia di questa nostra tradizione, oggi è il contrario"

"Questa tradizione ha un valore storico per tutto il territorio dell'Empolese Valdelsa che adesso conosce questa ricorrenza anche oltre il solo comune di Empoli. Il Centro Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa ha esattamente lo scopo di tramandare e far rivivere questi eventi, coinvolgendo le nuove generazioni. Abbiamo rischiato di perdere questa tradizione, ma siamo stati capaci di rinnovarla", così Daniela Mancini

Così invece la consigliera comunale Giulia Terreni, che fa un appello alla cittadinanza per ingrossare le file di chi permette dietro le quinte di realizzare la manifestazione:  “È un evento che rende tutta Empoli orgogliosa, fatta da volontari che dedicano tempo e energie per vestiario, organizzazione, idee. Una macchina che funziona ma che ha bisogno di tante braccia e tanti contributi. Per questo, da cittadina, invito chi è curioso a partecipare agli eventi della Compagnia di Sant'Andrea e a diventare parte di questo bel movimento”.

IL PROGRAMMA

A partire dalle ore 10 e fino a sera, Piazza Farinata degli Uberti e il centro storico cittadino si trasformeranno in un vivace villaggio medievale. La giornata sarà animata da banchi degli antichi mestieri, giochi medievali per grandi e piccini, spettacoli teatrali, giocolieri e musici itineranti, animazioni per bambini e figuranti in costume. 

Dalle ore 21, prenderà il via l’imponente Corteo Storico: oltre 250 figuranti in abiti d’epoca sfileranno lungo le vie del centro con partenza da Palazzo delle Esposizioni. Parteciperanno gruppi storici, tra cui gli Arcieri della Rocca di Montopoli, le Contrade di Cerreto Guidi, tra cui Caracosta e Porta Fiorentina, i Tamburini della Compagnia di Sant’Andrea, i figuranti del Corteo Storico di San Miniato.

Due gli eventi che si consumeranno nella centralissima piazza Farinata degli Uberti prima del tradizionale volo: la benedizione dell’asino che viene portato in corteo lungo le strade del centro e poi la rappresentazione simbolica della “pace” tra Empoli e San Miniato. Il gran finale arriverà con il Volo del Ciuco, simbolo arcaico e potente che ogni anno unisce folklore, memoria e identità cittadina. Ad accompagnare il volo, la narrazione di Gianluca Foresi, in arte Il Giullar Cortese, presenza storica e amatissima della manifestazione.+

Quest'anno, inoltre, i festeggiamenti del volo del ciuco inizieranno con una settimana di anticipo, con un altro appuntamento tradizionale: l’evento medievale. “Convitto de lo tempo che fu”, questo il titolo della serata che si terrà nel suggestivo chiostro dell’ex Convento degli Agostiniani in programma sabato 14 giugno 2025 dalle 20.

"Un programma ormai collaudato – spiega Freddy Lavezzoche parte fin dal mattino con una serie di iniziative dedicate ai più piccoli, per poi arrivare alla sera, quando ci sarà il corteggio storico e il volo"

 

GLI STUDENTI REALIZZANO IL CIUCO E LE MASCHERE

Anche quest'anno, il Liceo Artistico "Virgilio" di Empoli ha contribuito con entusiasmo alla realizzazione del “Ciuco da far volare”, simbolo irriverente e poetico della tradizione empolese. A raccontarlo è la professoressa Antonella Bertelli, che ha seguito da vicino il percorso creativo portato avanti dagli studenti.

"Hanno partecipato diverse classi – spiega la docente – in particolare le seconde, che si sono alternate nella fase iniziale di costruzione, e la quinta B, che ha completato e decorato l'opera. È stato un lavoro corale, ricco di momenti di condivisione e riflessione, anche sull’identità culturale della nostra città".

Quest’anno, però, c’è stata una novità importante: "Abbiamo voluto legare il progetto all’educazione civica e alla conoscenza del territorio. Grazie all'intervento di Freddy Lavezzo e Leonardo Terreni e altri esperti, i ragazzi hanno potuto approfondire aspetti storici e archeologia del medioevo empolese, riscoprendo figure come Ippolito Neri, Cantino Cantini e l’episodio della presa di San Miniato, oltre ai personaggi della tradizione".

La scuola ha voluto arricchire il simbolismo del “Ciuco” con una serie di maschere allegoriche e storiche create dagli studenti: "Abbiamo creato figure come Dante Farinata degli Uberti, fino a Silvera, Maschere divertenti e serie, che raccontano un mondo tra realtà e immaginazione".

IL ciuco realizzato dagli studenti è stato consegnato alla Compagnia di Sant’Andrea proprio dagli studenti che hanno sfilato, dalla scuola al centro di Empoli indossando queste maschere.

"Un modo per consegnare il Ciuco, non solo fisicamente, ma anche idealmente, come frutto di una riflessione collettiva sulla memoria e sul senso di appartenenza. E’ toccato ai personaggi storici – conclude la professoressa Bertelliconsegnarlo alla Compagnia di Sant’Andrea e al suo destino, un gesto semplice ma denso di significato».

E come ogni anno, anche gli studenti assegnano un nome all’animale di loro creazione: lo dedicano a un loro o una loro prof. Ma resta top secret. "È una tradizione – sorride Bertelli – i ragazzi non lo vogliono rivelare. È il loro piccolo segreto, e noi lo custodiamo con loro"

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