
Giuliano Giuggioli di Follonica sarà l'artista che creerà il 'premio' che andrà al rione vincitore della 36esima edizione a Ponte a Egola
Edizione numero 36 per l’atteso Palio del Cuoio di Ponte a Egola. E quest’anno a dipingere il groppone che i cinque rioni si contenderanno in piazza domenica 29 giugno, è stato un artista professionista, Giuliano Giuggioli di Follonica, che ha tributato la manifestazione con un’opera di elevata arte pittorica.
Giuliano Giuggioli nasce nel 1951 a Vetulonia, in provincia di Grosseto. Autodidatta di formazione è riuscito, con grande talento, a sviluppare un personalissimo linguaggio figurativo dove surreale e reale convivono in un delicato punto di incontro che lui solo riesce a concretizzare con la forza del disegno e una pittura quasi lenticolare che permette all’occhio di perdersi nei dettagli della narrazione. Uomo che crede negli uomini e nell’evoluzione costruttiva del mondo, riesce a farci viaggiare fuori dal tempo e dallo spazio con pennellate sapientemente distribuite. Uomo del fare, ogni sua opera è ricca di contenuti che trascendono la nostra esistenza e che proprio per la loro forza intrinseca non hanno tempo né luogo.
Il tema sviluppato dall’artista per il palio ponteaegolese è stato il Sacro Cuore come ci dice don Federico Cifelli, parroco di Ponte a Egola e presidente del comitato del Palio: «Abbiamo scelto il tema sacro, e specificatamente il Sacro Cuore di Gesù, a cui è consacrata la nostra chiesa parrocchiale, per un ritorno alle origini di questa manifestazione che nacque proprio dall’iniziativa del mio predecessore don Gino Frediani.
Tradizionalmente la devozione al Sacro Cuore di Gesù, vuole esaltare uno specifico aspetto della nostra fede: l'amore ‘folle’ ed infinito che Dio nutre per ogni uomo. E questo amore 'investe' tutti gli uomini e donne, di buona volontà. Quest'amore smisurato è il punto di partenza affinché gli uomini possano amarsi fra loro, riconoscendosi divinamente amati qualsiasi sia la loro situazione o stato di vita. Se vogliamo dirla con i termini odierni ‘un amore inclusivo’ ma che va al di là dei confini umani. Questo Sacro Cuore vuol divenire così un messaggio di pace e di accoglienza reciproca per tutta l'umanità, specialmente in questo momento in cui essa si trova gravata dai molteplici conflitti bellici e sociali. L'immagine di Gesù che dona la propria vita per l'uomo con il suo cuore che esce dal petto, vuole insegnarci che non c'è pace senza dono e non c'è dono reciproco che non provochi Pace.»
«Ancora non ho visto l’opera – aggiunge don Federico – e non so come Giuggioli abbia interpretato questo tema ma di sicuro lo ha fatto con la maestria che contraddistingue il suo lavoro».
«Ringrazio di cuore l'amico Filippo Lotti – conclude don Federico – per l'impegno e la vicinanza in questa fase organizzativa del Palio, in special modo per quanto riguarda le sue competenze in campo artistico e per aver scelto l’artista».
Per capire meglio l’opera e conoscere più approfonditamente Giuggioli abbiamo fatto due chiacchiere con lui.
Che cosa rappresenta l’opera?
«Ho svolto a mio modo, secondo la mia cifra stilistica, il tema assegnato. Ho cercato di unire i colori dei rioni facendoli girare armoniosamente per creare movimento e un abbraccio simbolico al Sacro Cuore.
Ammetto che sono stato un po’ vago nello spiegare il mio Groppone perché voglio che sia una sorpresa che, mi auguro, gradita».
Non è la prima volta che viene chiamato a dipingere un Palio…
«No, è vero. Nel 1982 ho dipinto il palio per il Balestro del Girifalco di Massa Marittima, nel 2014 quello per il Magistrato delle Contrade di Piancastagnaio, nel 2015 il cencio per il Palio storico delle Contrade di Pomarance, poi ho realizzato per due volte il drappo per il Palio di Castel del Piano, l’ultima nel 2018 per la 50^ edizione, e nel 2022 ho dipinto il cencio per il Palio di Fucecchio».
So che è molto legato al territorio di San Miniato.
«Sì, prima di tutto l’amicizia e il rapporto lavorativo con Filippo Lotti, col quale dal 2016 collaboro per la realizzazione delle mie mostre, e non solo. E proprio a Ponte a Egola ha sede la Casa d’Arte San Lorenzo, la mia galleria di riferimento già da dieci anni».
Ricordo anche mostre sanminiatesi…
«Sì, devo dire che a San Miniato ho fatto diverse esposizioni collettive, molte delle quali legate al personaggio di Pinocchio: la mostra “Quasi Pinocchio” a Palazzo Grifoni nel 2016, “Pinocchio al Pinocchio” alla Casa Culturale di San Miniato Basso nel 2018, l’esposizione “Pinocchio e i Carabinieri” sempre a Palazzo Grifoni nel 2024, tutte curate da Filippo Lotti».
Ma ha fatto anche altro…
«Certo, molto altro ho fatto in questo territorio, a partire dal 2021 con la mostra collettiva “Fratelli Taviani, i volti di San Miniato” al Conservatorio Santa Chiara, poi per la ricorrenza storica dei duecento anni dalla morte di Napoleone Bonaparte mi è stata commissionata un’opera, donata poi al Comune di San Miniato, in ricordo della visita del generale francese nella città e, tante altre cose ancora, passando per le due installazioni di “Sheep Art”, fino ad arrivare alla mostra dello scorso anno per gli ottant’anni dalla Liberazione esposta a Palazzo Grifoni».
Ha fatto anche diverse cose per le associazioni…
«Sì, ho fatto alcune cartelle pittoriche sia per Corazzano che per l’associazione “Pinocchio a i’ Pinocchio” di San Miniato Basso che per il Rotary Club di San Miniato. Con la produzione di quest’ultimi è stata fatta anche una video intervista realizzata da Guglielmo Meucci, un altro sanminiatese, per il progetto “Incontro con l’artista”».
Non è la prima volta che dipinge sul cuoio…
«Vero! Infatti nel 2018 sono stato invitato a realizzare un dipinto su cuoio per la mostra “Coriacea” che fu presentata ai Loggiati di San Domenico per la Mostra del Tartufo e, successivamente, alla Fiera di Milano per Lineapelle. Devo dire che è stata una bellissima mostra.
Solo ora, ricordando tutto questo, credo di essere legato a filo doppio con San Miniato. Mi sento quasi un ‘gemellato’…».
A noi non resta che aspettare lunedì 23 giugno per vedere svelato il dipinto nella serata presentata da Daniel Guidi che avverrà al Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, a partire dalle ore 21, insieme all’estrazione e all’assegnazione delle Corsie con la presentazione delle squadre dei rioni e la benedizione dei gropponi.
Fonte: Ufficio stampa
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